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Giovedì 04 LUGLIO 2013
Farmaci. Lenzi (Pd): “Multinazionali del farmaco svincolate da Ssn, urge intervento del governo”

UN’interrogazione della capogruppo democratica in Affari Sociali per sottolineare come esista “una falla legislativa che permette alle multinazionali farmaceutiche di entrare nel mercato dei farmaci e di sottrarsi ai vincoli del Ssn e dell’Aifa”. Il sottosegretario Fadda, nel rispondere, ha riconosciuto che esiste il problema.

 “Rispondendo oggi ad una nostra interrogazione in Commissione Affari sociali – ha riferito Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera – il sottosegretario Fadda ha riconosciuto che esiste il problema di una evidente falla legislativa che permette alle multinazionali farmaceutiche di entrare nel mercato dei farmaci ma anche di sottrarsi ai vincoli del Servizio sanitario nazionale e dell’Agenzia italiana del farmaco. Si tratta di una iniquità sulla quale chiediamo al governo di intervenire: non sono accettabili differenze tra Regioni ricche e Regioni povere. Inoltre, non è più rinviabile un intervento legislativo su questo tema”.
 
L’interrogazione presentata dalla deputata del Pd metteva in evidenza come il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute” convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, prevede  che i medicinali già autorizzati dalla Ue debbano essere inseriti automaticamente nella fascia C, a pagamento, “nelle more della presentazione da parte dell'azienda farmaceutica di un'eventuale domanda di diversa classificazione ai fini della rimborsabilità”. In altri termini, in attesa che l’Aifa e le aziende trovino un accordo sul prezzo da rimborsare a carico del servizio sanitario nazionale, questi medicinali vengono comunque messi in commercio ma solo a pagamento.
 
Questo, ha spiegato Lenzi nell’interrogazione, di fatto crea una “forte discriminazione all'accesso ai nuovi farmaci che rischiano di diventare appannaggio di pochi fortunati (in termini di reddito), visto il loro prezzo, fino a quando (non esistono termini massimi) autorità e aziende non trovino un accordo sul prezzo rimborsabile”.
 
L’interrogazione si concludeva con la richiesta al Ministro della di “intervenire urgentemente al fine di garantire a tutti i malati il diritto alla salute, così come previsto dall'articolo 32 della nostra Costituzione, assicurando a tutti i pazienti le migliori e più innovative cure possibili”.
 
Per conto del ministro è intervenuto il sottosegretario Paolo Fadda che ha risposto ricordando “in via preliminare e prima di entrare nel merito del quesito posto che ci si trova per la prima volta ad applicare una norma a cui comunque va riconosciuto il merito di aver individuato la misura per consentire tempi più celeri per la messa in commercio di medicinali, che nella situazione antecedente alla medesima norma, non sarebbero stati a disposizione dei pazienti neanche nella fascia C a pagamento”.
 
“Per la prima volta – ha aggiunto il sottosegretario – l’attuazione della legge impatta su medicinali, che giustamente hanno suscitato grande interesse e aspettative, considerate le finalità terapeutiche e la necessità di un utilizzo immediato, stante la patologia a cu sono finalizzati. Quanto esposto ha evidenziato ancora una volta, che i tempi per concludere le procedure autorizzative dei medicinali in Italia sono tra i più lunghi in Europa.
Sono convinto che bisogna immediatamente allineare i tempi autorizzativi dell’Italia alla media europea, e a tal fine saranno valutate le opportune iniziative da intraprendere.
Ad oggi, quindi, nonostante le grandi aspettative e le iniziali difficoltà attuative della norma in esame, il governo conferma il principio generale di accesso universale alle cure, quale punto di forza del Ssn. Per questo, credo che oltre alle iniziative per velocizzare e razionalizzare i tempi dell’Aifa, dobbiamo valutare congiuntamente Governo e Parlamento, se si rende necessario o meno apportare miglioramenti alla norma in esame”.
 
Da ultimo Fadda ha specificato che sui “farmaci orfani l’Aifa ha ideato un sistema per valutare l’innovatività dei farmaci, al fine di rendere più oggettiva e trasparente la valutazione degli stessi, premiando quelli che presentano elementi innovativi e rilevanti dal punto di vista terapeutico.

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