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Lunedì 01 LUGLIO 2013
Campania. Sumai: “Più attenzione agli anziani e all’assistenza delle cronicità”

Aumenta l’età media delle persone e, di conseguenza, aumentano le malattie croniche. C’é stato un vero e proprio boom negli ultimi decenni e per questo occorre potenziare le cure domiciliari. Questo, e non solo, l’appello lanciato dal Sumai-Assoprof regionale promotore del Convegno 'Chronic Care Model - La Regione Campania garante della salute dei suoi cittadini'.

L’età media delle persone che aumenta contestualmente alle cronicità è una sfida che già oggi bisogna iniziare ad affrontare. Come? Puntando sull’assistenza sanitaria territoriale che punti sulla domiciliarità e sulla diminuzione dei ticket. Questo l’appello lanciato dal Sumai Assoprof della Campania Ma su tutto c’è sempre la spada di Damocle del Piano di rientro e del commissariamento.
 
“Gli abitanti della Campania – ha detto il segretario provinciale del Sumai di Napoli, Gabriele Peperoni - sono i più giovani in Italia, mentre gli anziani, pur vivendo di meno, sono tra coloro che vivono con maggiori disabilità, per lo più dovute alle difficoltà maggiori ad affrontare il naturale aumento delle malattie croniche. Per questi motivi è necessario che le autorità regionali innanzitutto attuino un sistema di cure domiciliari efficaci e, nel contempo, provvedano ad una diminuzione dei ticket, che oggi, in un momento di grave crisi economica, rappresentano un vero e proprio disincentivo a curarsi, creando un circolo vizioso che induce ad una cronicità malcurata anche nelle malattie più banali”.
Nel convegno si sono confrontati i rappresentanti delle istituzioni regionali con i dirigenti delle aziende sanitarie campane e tutti gli attori, responsabili medici e specialisti ambulatoriali, coinvolti nella risposta alla domanda di salute del cittadino sul territorio. I temi principali sono stati: la riorganizzazione della Medicina territoriale compresa l'erogazione delle cure domiciliare per le persone fragili, anziane e non. Sulle tematiche hanno espresso anche una loro autorevole opinione l’On Michele Schiano, presidente della Commissione Sanità della regione Campania, il Dott. Mario Morlacco, sub-commissario governativo per la Sanità e il Prof. Ferdinando Romano, direttore generale del dipartimento Sanità sempre della regione Campania.  
In questi ultimi anni, spiegano dal Sumai, ampio risalto è stato dato alla riorganizzazione della medicina territoriale anche negli ultimi Accordi Collettivi Nazionali della Medicina Generale, della Specialistica Ambulatoriale e della Pediatria di Libera, con una scelta che ha indicato precisi percorsi affinché si garantiscano il potenziamento e la continuità assistenziale sul territorio, attraverso i nuovi modelli organizzativi come le Unità di Cure Primarie (UCCP)  o le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT).
“Purtroppo spesso la Medicina territoriale, comprese le Cure domiciliari, - ha affermato Luigi Sodano della segreteria nazionale del Sumai- è stata depotenziata in quanto ogni Azienda Sanitaria Locale ha recepito le norme a propria discrezione, vanificando di fatto quanto di qualificante, pur in presenza di notevoli criticità e contraddizioni, era previsto nelle direttive nazionali. Ci sono difficoltà in un settore strategico come appunto le Cure domiciliari che, stante l'attuale condizione, non garantiscono la continuità delle cure e non permettono il permanere del paziente cronico al proprio domicilio in caso di recrudescenza della propria patologia."
"Il Piano di Rientro ha condizionato e condiziona tutt'ora le scelte delle Direzioni Strategiche delle Aziende Sanitarie – ha detto Stanislao Napolano, rappresentante dei dirigenti medici Sumai - che hanno agito esclusivamente in un'ottica di razionalizzazione delle risorse perseguita però solo con l'adozione di tagli lineari. Come garantire, quindi, la salute ai cittadini della Campania?". La risposta purtroppo rimane ancora legata ai risultati del citato piano di rientro ed alla fine del commissariamento della Sanità campana”.

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