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Martedì 02 LUGLIO 2013
Emofilia. Due ricercatrici italiane premiate con il Bayer hemophilia awards program

Mara Malerba è stata premiata per uno studio sulla valutazione dell’onere dell’osteoporosi nella popolazione emofilica adulta. Elena Boccalandro per un programma sulla cura dei problemi muscoloscheletrici e funzionali dei pazienti emofilici che non hanno beneficiato della terapia di sostituzione.

Sono stati premiati i vincitori del Bayer Emofilia Awards Program (BHAP), istituito nel 2002 da Bayer HealthCare per sostenere ricercatori, medici ed altri professionisti del settore sanitario che operano nel campo dell’emofilia. Osservatorio Malattie Rare ha annunciato che tra i premiati di quest’anno svettano i nomi di due ricercatrici italiane: Elena Boccalandro (Fondazione Luigi Villa) e Mara Malerba (Fondazione Ca’Granda Milano), premiate per due progetti di ricerca legati a diversi aspetti della gestione dei pazienti con emofilia.

Mara Malerba è stata premiata per uno studio sulla valutazione dell’onere dell’osteoporosi nella popolazione emofilica adulta, prima d’ora mai valutata su larga scala. Malerba, geriatra specializzata, lavora presso il Centro Emofilia e Trombosi Angelo Bianchi Bonomi dell'Unità Operativa di Medicina Interna II, Dipartimento di Medicina Interna dell'Università di Milano, Irccs Ca'Granda - Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Si occupa della gestione di pazienti emofilici adulti, con particolare attenzione alla prevenzione, diagnosi e gestione di tutte le potenziali complicanze della patologia legate all’invecchiamento.

Elena Boccalandro, della Fondazione Luigi Villa di Milano, è stata premiata per un programma volto alla cura dei problemi muscoloscheletrici e funzionali dei pazienti emofilici che non hanno beneficiato della terapia di sostituzione (nati prima del 1970). Si tratta di pazienti che hanno sviluppato precocemente problematiche funzionali tipiche dell’età geriatrica. Boccalandro ha proposto un programma di fisioterapia e terapia occupazionale, in grado di supportare il paziente emofilico nella gestione dell’invecchiamento.

Il Bayer Hemophilia Awards Program, nato nel 2002 e giunto all'undicesima edizione, stanzia annualmente oltre 2,5 milioni di dollari a sostegno di ricercatori, medici ed altri professionisti del settore sanitario che operano nel campo dell’emofilia. SI tratta di un programma internazionale che sostiene la ricerca di base, la ricerca clinica e i programmi di formazione attraverso sovvenzioni erogate a ricercatori, borsisti e altri professionisti che lavorano nel settore. Il programma mira a sostenere la ricerca per migliorare le opzioni di cura e trattamento per i pazienti emofilici di tutto il mondo. Il programma consente inoltre di migliorare le cure dei pazienti ed offre opportunità interessanti di apprendimento a personale sanitario come infermieri, fisioterapisti e psicologi.

Uno degli obiettivi fondamentali del programma è quello di incoraggiare un numero sempre maggiore di giovani medici e ricercatori ad intraprendere una carriera nel campo dell’emofilia per garantire alla prossima generazione di malati una qualità di cure sempre migliore.
Il programma è stato progettato per incoraggiare la ricerca e l’innovazione, prediligendo progetti che intendano dimostrare o confutare ipotesi, più che sostenere studi epidemiologici: dal 2002 ad oggi il BHAP ha assegnato oltre 220 borse di studio, dimostrando l’impegno di Bayer Healthcare a innalzare il livello dello stato dell’arte per la terapia dell’emofilia.

I candidati sono stati giudicati da una Giuria composta dai maggiori esperti internazionali in materia di emofilia, secondo i criteri di merito scientifico, innovazione, impatto clinico, qualità dell'ambiente di ricerca e coerenza con gli obiettivi del BHAP.
Il finanziamento sarà assegnato per portare avanti il progetto per uno o due anni, con una sovvenzione massima di 200.000 dollari per ogni singolo progetto biennale.

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