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Martedì 11 GIUGNO 2013
Aborto. Obiezione coscienza, mozione Sel: “Garantire ruoli apicali solo a non obiettori”
Lo prevede una mozione discussa oggi alla Camera. Chiesta, inoltre, la garanzia sulla presenza di personale non obiettore nelle strutture, ponendo la concessione dell’accreditamento solo a fronte di questo impegno. Reclamata, infine, l’Ivg farmacologica in regime di Day Hospital. Il dibattito.
“Assumere iniziative finalizzate a prevedere che il requisito della non obiezione sia condizione all'espletamento delle funzioni apicali nelle strutture di ostetricia e ginecologia dei presidi ospedalieri”. Questo uno dei punti della mozione presentata da Sel e discussa stamane alla Camera. La forte presa di posizione del partito di Vendola a garanzia del rispetto e della piena applicazione della legge n. 194 del 1978 su tutto il territorio nazionale, nasce dopo l'ultima relazione sullo stato di attuazione della legge che ha reso noti dei dati “molto eloquenti” che impongono ”con forza una seria riflessione sulla garanzia e la qualità del servizio per l'interruzione della gravidanza”.
In questo senso la mozione impegna il Governo, nell’ambito delle proprie competenze, ad assumere tutte le iniziative finalizzate all'assunzione di personale non obiettore. Per Sel il pieno rispetto della 194 da parte di ogni struttura pubblica o del privato accreditato dovrà diventare un requisito per la concessione dell’accreditamento.
Nel testo si richiede, inoltre, che l'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica sia offerta come opzione a tutte le donne, e che questa possa essere praticata in regime di day hospital, come da tempo avviene negli altri Paesi europei e nella stessa regione Emilia-Romagna.
Viene reclamata, infine, una valorizzazione dei consultori familiari, quale servizio fondamentale nell'attivare la rete di sostegno per la sessualità libera e la procreazione responsabile, nonché strutture essenziali per l'attivazione del percorso per l'interruzione volontaria di gravidanza.
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