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Martedì 12 OTTOBRE 2010
Alluce valgo: non è solo estetica
Un difetto che colpisce la metà delle donne e che può anche provocare problemi molto seri nella deambulazione. Il prossimo 16 ottobre si terrà al Campus Bio-Medico di Roma un Corso monotematico sul tema, troppo spesso affrontato solo sotto il profilo estetico.
In Italia 5 donne su 10 soffrono a causa dell’alluce valgo, quella anomalia che deforma appunto l’alluce verso l’esterno e che spesso costringe la persona a camminare in modo scorretto. O addirittura causa di veri problemi di deambulazione quando il dolore si estende anche sotto la pianta del piede.
Tutti gli ortopedici sostengono, giustamente, che l’alluce valgo vada operato quando arriva a peggiorare sensibilmente la qualità della vita ma molte donne scelgono di sottoporsi prima a dolorosi ed inutili interventi di tipo estetico che non risolvono il problema.
“L’errore –spiega il professor Enzo Denaro, direttore della Cattedra e della Scuola di specializzazione di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – è quello di considerare l’alluce valgo come una patologia in sé mentre nell’80% dei casi è espressione di un difetto del retropiede, che nella stragrandissima maggioranza dei casi, interessa l’articolazione sottoastragalica”. Per questo, spiega ancora Denaro, “intervenendo solo nella correzione della deformità a carico dell’alluce senza rimuoverne la vera causa si fa solo della chirurgia estetica destinata al fallimento”.
Per diffondere un corretto approccio a questa patologia la Scuola di Formazione Continua del Campus Bio-Medico di Roma, all’interno del Master di II livello sulla chirurgia del piede, ha promosso un corso monotematico sul trattamento chirurgico dell’alluce valgo che si svolgerà il 16 ottobre a Roma. “Uno degli obiettivi del corso – sottolinea il dottor Francesco Cancilleri, coordinatore scientifico del Master – è quello di affermare il principio che il piede va esaminato nel suo insieme, considerando che è l’ultimo anello della catena cinetica dell’arto inferiore (anca-ginocchio-piede) e che su di esso agiscono anche difetti posturali che, talora, originano dalla colonna. Pertanto, sarebbe un grave errore focalizzare l’attenzione sulla deformità dell’alluce senza individuarne la causa”.
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