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Giovedì 30 MAGGIO 2013
Abruzzo. Siglato accordo Regione-Guardia di finanza contro illegalità in sanità

Il protocollo è stato firmato dal il presidente Gianni Chiodi, e dal generale, Francesco Attardi, comandante del Comando regionale. Chiodi: "Vogliano garantire un sistema sanitario di qualità e a costi sostenibili per i cittadini". Attardi. "Contrastare i furbetti è necessario per impedire che le risorse finiscano nel buco nero degli sprechi".

La Regione Abruzzo stringe una collaborazione con il Comando regionale della Guardia di finanza per "contrastare fenomeni di illegalità nel settore sanitario". Il protocollo è stato firmato ieri mattina a Pescara, tra il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e il generale, Francesco Attardi, comandante del Comando regionale. Chiodi: "Vogliano garantire un sistema sanitario di qualità e a costi sostenibili per i cittadini perché la sanità viene pagata dai cittadini o con le tasse o ricorrendo al deficit". Attardi. "La salute e la tutela sociale sono fattori irrinunciabili. Contrastare i furbetti è necessario per impedire che le risorse finiscano nel buco nero degli sprechi".
 
 
Gli ambiti che saranno sottoposti ad attività conoscitiva per le fasi di prevenzione e repressione, riguardano le strutture private accreditate o provvisoriamente accreditare; le modalità prescrittive ritenute potenzialmente anomali di medicinali, protesi ed ausili a carico del sistema sanitario nazionale; la libera professione ed altre aree di attività del servizio sanitario regionale. Allo scopo, la Regione Abruzzo, anche attraverso le Asl, fornirà al Comando regionale Abruzzo della Guardia di Finanza le analisi di base e le informazioni analitiche in possesso per permettere lo sviluppo degli approfondimenti sulle situazioni potenzialmente illecite tra cui: i dati relativi alle prescrizioni farmaceutiche che discostano in modo significativo dalla media delle prescrizioni regionale e nazionale e gli elenchi dei dipendenti che svolgono anche attività libero professionale (intramoenia). La Guardia di finanza individuerà in ogni provincia il personale militare assegnato all'inserimento delle informazioni in ventitre data base, che consentiranno il riscontro incrociato tra alcuni indicatori, tra cui la dichiarazione dei redditi e il tenore di vita. Il protocollo sarà operativo da domani, ma il generale Attardi ha già anticipato che controlli sono già in corso sulle esenzioni.
 
“In un contesto di rarefazione delle risorse pubbliche è indispensabile offrire servizi di qualità a costi sostenibili. I costi gonfiati o finti hanno falcidiato le prospettive di mantenere il sistema in equilibrio e di costruire un sistema di qualità". Secondo il presidente Chiodi, quindi, con la collaborazione sottoscritta oggi "non si tratta solo di recuperare comportamenti scorretti ma di far comprendere, attraverso le attività di controllo, che riguardino esenzioni, ticket o protesi, che c'è la necessità assoluta di avere rispetto delle regole affinché si abbiano le risorse per finanziare il sistema sanitario". Un sistema sanitario che Chiodi ha ricordato essere "universalistico, una grande conquista civile e sociale che solamente il due per cento della popolazione mondiale si può permettere. Questo sistema lo dobbiamo mantenere a costi sostenibili ma non tagliando servizi bensì recuperando laddove ci sono comportamenti scorretti. Nel caso specifico - ha concluso - la collaborazione con la Guardia di finanza, a cui forniremo tutti i dati possibili per stanare aree di rischio, servirà a promuovere una nuova cultura della legalità e del rispetto della cosa pubblica”.

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