quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 03 MAGGIO 2013
Formazione. Federspecializzandi: "Molto preoccupati per 'stretta' alle specializzazioni"

E' la richiesta contenuta in una lettera aperta destinata ai due ministri Lorenzin e Carrozza. I recenti tagli hanno determinato "una evidente strozzatura del percorso formativo medico destinata a determinare un grave danno sociale ed economico"

La costituzione di un tavolo per discutere della riduzione del numero di nuovi contratti di formazione specialistica, della riforma del sistema di formazione medica e dell’accesso al mondo del lavoro dei medici. E’ la richiesta avanzata da Federspecializzandi in una lettera aperta indirizzata ai ministri Beatrice Lorenzin e Maria Chiara Carrozza.

Federspecializzandi osserva che il numero di nuovi contratti di formazione specialistica è passato dalle “5mila unità, cifra stabile negli ultimi 6 anni, a 4500 unità, con un taglio pari al 10%. Complessivamente, i posti di formazione post laurea disponibili per il corrente anno accademico ammontano a 5424 unità, a fronte di un numero di laureati in medicina e chirurgia che, nel 2011, sfiora quota 6500”. Numeri che destano quindi estrema preoccupazione e che indicano come “si stia aprendo un divario tra il numero di laureati in medicina e coloro che hanno accesso alla formazione post-laurea, attuale prerequisito per poter accedere alle posizioni lavorative del Servizio sanitario nazionale (Ssn)”. Secondo Federspecializzandi, quella che si va configurando è quindi una “evidente strozzatura del percorso formativo medico destinata a determinare un grave danno sociale ed economico”.

E’ sulla base di queste valutazioni che viene richiesto un incontro urgente con i due ministri per discutere nel dettaglio i numeri e per “la costituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga, oltre i due ministeri, anche i rappresentanti del mondo universitario, della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), del Ssn, dei medici in formazione specialistica e degli studenti in medicina e chirurgia, al fine di fornire risposte politiche urgenti alla prospettata situazione di crisi”.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA