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Pers. Sanitario
Pers. Amministr.
Pers. Tecnico
Altro Personale
%
%
%
%
Val d'Aosta
82,1
8,7
9,0
0,2
Piemonte
71,7
9,3
18,9
0,2
Liguria
76,5
7,3
16,1
0,1
Lombardia
68,0
10,8
20,9
0,2
Veneto
71,8
7,7
20,4
0,1
Trentino
66,8
6,9
26,2
0,2
Friuli
69,4
7,6
22,9
0,2
Emilia Romagna
75,6
5,8
18,4
0,2
Toscana
80,7
5,0
14,2
0,2
Marche
78,8
6,8
14,3
0,1
Umbria
80,1
4,9
14,8
0,2
Lazio
76,3
9,7
13,7
0,2
Abruzzo
78,2
5,9
15,9
0,1
Molise
81,2
3,7
14,9
0,2
Campania
77,5
6,3
16,0
0,2
Puglia
77,2
6,7
15,9
0,2
Basilicata
78,3
4,8
16,8
0,1
Calabria
76,6
8,5
14,6
0,2
Sicilia
74,8
7,4
17,6
0,2
Sardegna
81,9
5,0
13,0
0,1
Totale %
74,3
7,9
17,7
0,2
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Lunedì 29 APRILE 2013
Chi controlla l'eccellenza in sanità?
Gentile direttore,
la cortese postilla di Nadia Negri credo trovi tutti d’accordo. Il “controllo” è indispensabile. Un dubbio tuttavia, forse, può insorgere nel momento in cui si voglia individuare la figura o le figure cui attribuire i controlli: un sanitario, un amministrativo, un tecnico? di nomina aziendale o regionale?
Infatti, nell’ambito di uno degli aspetti che avevo indicato alla base del criterio di rilevazione dell’eccellenza, quello relativo al Personale, non si può non considerare, oltre alle competenze, la tutt’altro che trascurabile differenza percentuale tra i vari ruoli presenti nell’ambito dei Servizi Sanitari Regionali.
Ad esempio, se guardiamo alle nostre due Regioni, Lombardia ed Emilia, che possono di certo rappresentare due esempi estremamente positivi in campo sanitario, si può rilevare che il Ruolo Sanitario incide in Lombardia per il 68 % e in l’Emilia Romagna per il 75,6 %, mentre per quanto riguarda il Ruolo Amministrativo si registra rispettivamente il 10,8% ed il 5,8%. Per il personale tecnico i valori percentuali sono meno appariscenti con il 20,9 in Lombardia ed il 18,4 in Emilia Romagna.
Non si può non riflettere su queste differenze così poco giustificabili tra due Servizi Sanitari di livello confrontabile, soprattutto di fronte ai tentativi di formulazione dei cosiddetti “Criteri Standard” che a tutto hanno guardato meno che al Personale ( vorrei sottolineare le notevoli differenze percentuali riportate in tabella (tabella).
Il Personale è davvero affetto da “soggezione, rassegnazione e demotivazione” (sentimenti ben sintetizzati da Nadia Negri) dilaganti nelle nostre aziende e di cui ci si rende conto percorrendo corsie, sale di degenza, ambulatori. E non potrebbe essere altrimenti nel clima che si respira, aggravato dal fatto che per effettuare le stesse prestazioni gli addetti ai lavori impiegati sono inspiegabilmente in numero completamente diverso. Alla faccia dell’eccellenza !
Ecco perché è necessario non confondere l’eccellenza con la complessità, ritrovare la consapevolezza delle singole competenze specialistiche, ridisegnare e riaffermare la rete ospedaliera di riferimento per le singole prestazioni.
E i controlli ben vengano. E aggiungerei soprattutto nei confronti dell’appropriatezza: clinica ed organizzativa.
Fabio Florianello
Direttore Struttura Complessa Chirurgia Generale Azienda Ospedaliera G.Salvini, Regione Lombardia
Personale dipendente dalle Strutture di Ricovero appartenenti
ai Servizi Sanitari Regionali: ripartizione % tra i diversi Ruoli
(fonte: Ministero Salute – Ragioneria Generale dello Stato)
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