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Martedì 09 APRILE 2013
Friuli Venezia Giulia. Calcio: affidato agli arbitri l'intervento di emergenza in campo

Il progetto pilota identifica la figura del direttore di gara come quella che può dare garanzie di presenza durante l'evento sportivo, di sensibilità al problema e di disponibilità a seguire un percorso di preparazione mediante partecipazione a corsi ad hoc.

Il Settore Arbitrale della Lega Calcio Friuli Collinare ed il Comitato Tecnico Scientifico della Lega Friulana per il Cuore.sono coinvolti in un progetto pilota che riguarda la possibilità di disporre, sul campo di gara, di persone in grado di eseguire manovre di rianimazione e defibrillazione precoce (Basic Life Support-Defibrillation) ed utilizzare un defibrillatore semiautomatico.
 
L'intervento potrebbe essere decisivo e la figura dell'arbitro è stata identificata come quella che può dare garanzie di presenza durante l'evento sportivo, di sensibilità al problema e di disponibilità a seguire un percorso di preparazione mediante partecipazione a Corsi BLS-D (nonché della autorevolezza, spesso indispensabile, per gestire in modo "ordinato" le pur semplici manovre di rianimazione e defibrillazione).
 
Il progetto, al quale si sta lavorando da un paio d'anni, è stato presentato oggi a Udine, nella sede della Regione,  dove sono stati consegnati i primi attestati agli arbitri della Lega Calcio Friuli Collinare che hanno partecipato ai Corsi di BLSD fatti da Istruttori certificati (in base alla Legge Monteleone del 2001, i defibrillatori possono essere gestiti anche da personale non medico, ma specificamente preparato) grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana e del Sistema 118-FVG.
 
All'evento ha partecipato anche il presidente della Regione, sottolineando l'importanza della solidarietà ai fini della prevenzione e del rinnovato senso di comunità che caratterizza la risposta del Friuli alla crisi e viene evidenziato anche da interazioni positive, come quella che ha unito la Lega Calcio del Friuli Collinare (300 squadre, 11 mila tesserati), la Lega Friulana per il Cuore e tutti gli attori che hanno contribuito alla buona riuscita dell'iniziativa.
 
I defibrillatori semiautomatici sono apparecchiature non particolarmente costose e facili da usare, ed i nuovi modelli sono  in grado di riconoscere autonomamente i ritmi cardiaci defibrillabili e di intervenire con una scarica solo se indicato.
 
Lo sport, attività benefica se condotta compatibilmente con le condizioni di salute di chi lo pratica, può essere teatro di serie emergenze, sino alla morte improvvisa per cause legate all'attività sportiva, rara ma non trascurabile (0.7-1/100.000 abitanti/anno) e di grande impatto sociale e mediatico perché colpisce persone perlopiù giovani ed in apparenza sanissime.
 
Lo sforzo e lo stress emotivo collegato con l'evento sportivo possono però scatenare eventi aritmici con gravi conseguenze e l'esperienza evidenzia l'impossibilità che una indagine pre-gara, pur fatta secondo la legge, sia in grado di identificare i soggetti a rischio di morte improvvisa.
 
La Lega Calcio Friuli Collinare intende ora proporre ulteriori sinergie agli Enti (Amministrazione regionale, Associazioni di Comuni, singole Amministrazioni comunali, Aziende sanitarie, ANMCO FVG, ecc.) interessati all'estensione del progetto con l'obiettivo di mettere a disposizione competenze e risorse per diffondere, oltre alla cultura della prevenzione e della cura delle Malattie Cardiovascolari, anche quella dell'emergenza e dell'intervento in extremis.

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