quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 21 MARZO 2013
Caltanissetta. Abbattevano capi di bestiame sani per ricevere rimborsi

Una coppia di coniugi allevatori è finita in manette con l’accusa di maltrattamento di animali, violazione di sigilli, falso, truffa aggravata e ricettazione. I Nas di Ragusa hanno sequestrato 400 tra pecore e capre per un valore di circa 40 mila euro.

Abbattevano animali sani per avere gli indennizzi: due coniugi titolari di un allevamento di pecore e capre a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, sono stati arrestati dai Nas di Ragusa nell'ambito di un'indagine coordinata dalla procura di Gela. I due sono responsabili di maltrattamento di animali, violazione di sigilli, falso, truffa aggravata e ricettazione.
Le indagini hanno permesso di accertare che i due, già condannati nel 2010 per gli stessi reati, hanno violato più volte le norme veterinarie per il risanamento dalla brucellosi che dal 2005 affligge l'allevamento, avviando alla macellazione, al posto dei capi malati, animali sani ma di valore inferiore non più produttivi, di ignota provenienza, o smarriti da altri allevamenti, ed avanzando domanda alla Regione per ottenere gli indennizzi per l'abbattimento.
La sostituzione del bestiame avveniva mediante lo scambio delle marche identificative degli animali affetti da brucellosi con quelle di capi sani, e la forzata ingestione di bulloni metallici, al fine di simulare la presenza del microchip di identificazione, che normalmente è collocato, dai medici veterinari, nell'apparato gastrico.
Le indagini hanno consentito di sequestrare 400 tra pecore e capre per un valore di circa 40mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA