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Giovedì 14 MARZO 2013
Errori in sanità. Amami: “Mancanza dati certi favorisce chi la spara più grossa”

L'associazione dei medici accusati di malpractice ingiustamente propone un’intesa con la pubblica amministrazione per avere dati reali sui casi di malasanità. “Si continuano ad offrire alla stampa numeri inutili che non rispecchiano il fenomeno”.

Amami, l'associazione dei medici accusati di malpractice ingiustamente, si è trovata a fare un ennesimo tentativo nella speranza di porre fine alla diffusione di dati falsi sulla malasanità. E' quanto è emerso durante il convegno "L’informazione prima dell’informazione. Categorizzare il rischio in sanità", tenutosi il 12 marzo scorso presso il Dipartimento di Scienze Sociali Economiche dell'Università di Roma La Sapienza, al quale ha preso parte il presidente di Amami, Maurizio Maggiorotti.
 
Alla presenza di rappresentanti del Ministero della Salute, Agenas, Tribunale per i Diritti del Malato, Regione Toscana, l'associazione ha proposto l'immediata istituzione un Osservatorio del contenzioso e dell'errore medico con il coinvolgimento della pubblica amministrazione, perchè le richieste di risarcimento e i sinistri vengano comunicati ad un unica cabina di regia.

"I tavoli tecnici costituiti dal Ministero non partoriscono mai un numero attendibile perché privi di strumenti atti a rilevarli. Dunque si continuano ad offrire alla stampa numeri inutili che non rispecchiano il fenomeno" - sottolinea Maurizio Maggiorotti - "L'Ania registra un aumento dei sinistri ma considera sinistro le informazioni di garanzia e le richieste di risarcimento anche senza nessun seguito.; il Tribunale del Malato conta le lamentele dei cittadini per le inefficienze delle strutture sanitarie e le somma a quelle verso infermieri e medici; il Ministero ha partorito una Commissione che registra le segnalazioni spontanee di malpractice e cura gli "eventi sentinella". Continuare a fare confusione tra errori medici, rischio clinico, near missing ed eventi sentinella è preoccupante".
 
"Proporremo al nuovo Governo - conclude il presidente di Amami - l'adozione di una norma che imponga a medici, assicurazioni, magistrati e avvocati -per obbligo di legge- di comunicare ad una unica cabina di regia ogni contenzioso paziente-medico del quale saranno informati. Solo così usciremo dall'impasse che sta sfinendo i professionisti italiani ed i cittadini".

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