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Martedì 12 MARZO 2013
Marche. Mezzolani: "Su spending review proseguiremo confronto con i sindacati"

L'assessore regionale alla sanità risponde alle tre sigle confederali che avevano lamentato "la mancanza di un piano di insieme che riguardi tutto il sistema sanitario". Mezzolani ha garantito che la prossima settimana "verrà comunicato un quadro più organico degli interventi previsti".

"Confermiamo la disponibilità a proseguire il confronto avviato due mesi fa con i sindacati che sono sempre stati informati sullo stato di avanzamento dei lavori". E' quanto ha affermato Almerino Mezzolani, assessore regionale alla Sanità delle Marche, che risponde così alle critiche espresse nei giorni scorsi da Cgil, Cisl e Uil.

I sindacati confederali avevano inviato una lettera al presidente della giunta Spacca e agli assessori Mezzolani e Marconi in cui criticavano le modalità con cui si era configurato il confronto negli ultimi mesi. In particolare le tre sigle lamentavano “la mancanza di un quadro d’insieme che riguardi tutto il sistema sanitario, i processi riorganizzativi, gli aspetti finanziari e quelli relativi alla gestione del personale". Secondo Cgil, Cisl e Uil gli interventi previsti dalla Regione "riguardano esclusivamente la riconversione dei piccoli ospedali, la riorganizzazione della rete territoriale di soccorso, la chiusura di 18 unità operative complesse con la conseguente riduzione di personale. Non si riesce a comprendere quindi cosa dovrebbe accadere, nel complesso, alla rete ospedaliera relativamente alla distribuzione dei posti letto da chiudere e riconvertire".

Dal canto suo, Mezzolani ha garantito che "già entro la settimana saremo in grado di dare un quadro più organico degli argomenti in questione e di inserirli in un contesto economico finanziario seppur non definitivo a causa della incerta situazione nazionale”. L'assessore ha infatti sottolineato che la cura dimagrante è percorso "reso difficile da una crisi economica generale che ha imposto una severa spending review per tutto il Paese: di conseguenza i provvedimenti nazionali che ci sono piovuti addosso ci obbligano ad azioni non facili, ma necessarie, per garantire la sostenibilità economica del sistema sanitario regionale".

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