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Martedì 19 FEBBRAIO 2013
Lazio. Zingaretti: “Sistema troppo frammentato. Rimodularlo per valorizzare eccellenze”

Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione incontrando stamane medici e operatori del Policlinico Tor Vergata. Per Zingaretti non si può trasformare la sanità “a colpi di delibere e leggi”, ma sarà necessario stringere due patti: uno con il Governo e uno con gli operatori.

"Nel Lazio ci sono molte eccellenze. Quello che, invece, non può definirsi un’eccellenza è il sistema sanitario regionale per via della sua eccessiva frammentazione causata dalla cristi di questi anni. Bisogna far vivere le eccellenze in un sistema eccellente". Lo ha detto il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, incontrando questa mattina i medici e gli operatori del Policlinico Tor Vergata di Roma. Dai vertici sanitari e accademici della struttura è stato chiesto un occhio di riguardo per il mondo della ricerca scientifica e clinica.

"Se ci muoviamo tutti insieme - ha detto Zingaretti - possiamo determinare un cambiamento. Non si può pensare di trasformare la sanità a colpi di delibere o di leggi. I provvedimenti devono avere le ‘gambe’ dell'accordo con i professionisti". Per questo il candidato ha proposto di stringere due patti, “uno con il Governo e uno con gli operatori per far ripartire una macchina che è incagliata”. “Il nostro compito – ha proseguito – è quello di costruire un modello entro il quale le eccellenze possano respirare. La spesa pubblica di per sé non è un problema ma è un bene. Dipende da come viene utilizzata”. Zingaretti in questo caso ha auspicato anche un aiuto dal nuovo Governo “per chiudere questa stagione folle". No dunque ai Piani di rientro ragionieristici. “Una parte importante della struttura commissariale deve essere dedicata a costruire un nuovo modello, introdurre forme che superino il blocco del turn over passando così all'internalizzazione del personale", ha spiegato.

In chiusura, non è mancata una ‘frecciatina’ al suo avversario, il candidato per il centrodestra alla presidenza della Regione, Francesco Storace: "Sorrido quando qualcuno dei miei colleghi dice 'io voglio uscire dal Piano di rientro’. Tutti ne vogliono uscire. Però non è che uno si s’commissaria’. Se c'è un commissario è perché qualcuno ci ha commissariato". "Da tre anni siamo sempre stati bocciati dai tavoli tecnici - ha concluso Zingaretti - è una situazione patologica generata dalla furbizia con cui si usano slogan non fondati sulla serietà della politica".

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