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Lunedì 11 FEBBRAIO 2013
La ricetta di Salute&Società per il Ssn: “Più territorio e coinvolgimento degli operatori”

Questi, per l’Associazione, i due cardini attorno ai quali dovrebbe costruirsi la risoluzione del problema sanità. Scerbo: “Dall’apertura di ambulatori territoriali, ad un lavoro più coordinato dei medici di famiglia, si può rendere i ricoveri ospedalieri più efficienti per tutta cittadinanza".

“È stato esaltante ammirare l’entusiasmo di platea e tavolo dei relatori all’interno di un dibattito ricco di contenuti e di soluzioni per rendere il Diritto alla Salute effettivo e alla portata di tutti”. Così Francesco Scerbo, presidente dell’Associazione Salute & Società, ha commentato l’iniziativa svolta a Tor Vergata sabato 9 Febbraio dal titolo La Sanità che vorrei”. “Punto che ha messo tutti d’accordo - ha spiegato - è il fatto che la risoluzione del problema sanità debba partire da due fondamenti: il territorio e il coinvolgimento delle professionalità in ambito sanitario”.

“Dall’apertura di ambulatori territoriali, ad un lavoro più coordinato dei medici di famiglia, si può giungere ad uno snellimento dei ricoveri ospedalieri, così da rendere questi ultimi più efficienti per tutta cittadinanza - ha proseguito Scerbo - ma prima di tutto, per rendere ciò effettivo, è necessario un radicale cambio culturale facendo capire agli italiani l’importanza e l’utilità di questa rete”.
Infine, si è sottolineato come dal ministero della Salute sia arrivato un auspicio: che dalla prossima conferenza Stato–Regioni “si possa arrivare ad un passaggio di consegne nell’ambito organizzativo ospedaliero tra i medici e i Professionisti Sanitari, lasciando a questi ultimi i compiti organizzativi e dirigenziali, rendendo il medico totalmente concentrato nella sua funzione diagnostica e terapeutica”.
 

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