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Lunedì 11 FEBBRAIO 2013
Epilessia. Oggi la Giornata europea. La sensibilizzazione parte dalle scuole

In occasione della Giornata europea che si celebra oggi la Lice ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà soprattutto le scuole. Da un'indagine risulta che  44% degli insegnanti ha avuto un bambino con epilessia in classe, ma che solo i 2/3 di questi è stato informato dai genitori.

Diciassette regioni coinvolte, 150 scuole interessate, oltre 700 insegnanti e circa 15mila bambini: sono i numeri della campagna di sensibilizzazione promossa dai neurologi della Lega italiana contro l’epilessia (Lice) in occasione della Giornata europea dell’epilessia che si tiene proprio oggi.
Secondo le stime della Lice, l’epilessia conta oltre 500mila malati, circa 30mila nuovi casi l’anno e un’incidenza piuttosto elevata soprattutto tra i bambini. La fascia di età più a rischio è quella sotto il primo anno di vita. La campagna è stata organizzata proprio per cercare di colmare queste lacune e in particolare la mancanza di informazione sul tema da parte dei docenti della scuola primaria, aspetto che emerso dalla survey condotta dalla Lice e pubblicata sulla rivista Epilepsy and Behavior.

Dall’indagine risulta che ben il 44% degli insegnanti dichiara di avere o aver avuto un bambino con epilessia in classe, ma che solo i 2/3 di questi è stato informato dai genitori. Le difficoltà dei genitori nei confronti della malattia, sono state riscontrate anche dagli stessi insegnantiinfatti, il 64% di questi non si sente in grado di gestire un bambino con unacrisi epilettica in atto, mentre il 57,9 degli intervistati pensa di dover porre un oggetto in bocca al bambino durante una crisi. Il 24,7% pensa che l’epilessia metta a rischio lecapacità di apprendimento del bambino e il 32,8% pensa che la malattia sia un impedimento perl’attività motoria e ricreativaA differenza di quanto comunemente si creda, l’epilessia non incide in modo significativo sulle capacità di apprendimento del bambino, né tanto meno sulle sue possibilità di gioco: se non soffre di forme gravi, il bambino epilettico può prendere parte a tutte le attività che vengono svolte in classe.

Oltre alla finalità informativa, il progetto ‘Se all’improvviso..’ prevederà anche un’indagine  tra gli insegnanti con l’obiettivo di capire come l’epilessia viene scuola e di valutare l’impatto della attività proposte in classe sulla conoscenza dellapercepita all’interno della malattia.  I risultati preliminari dell’indagine verranno comunicati in occasione della Giornata Nazionale per l’Epilessia 2013, che quest’anno si celebra il 5 maggiocon iniziative in tutta Italia.

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