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Martedì 22 GENNAIO 2013
Concorso straordinario farmacie. Croce: “Nessuno ricorso da parte dell’Ordine di Roma”
Il presidente dell'organismo professionale dei farmacisti romani smentisce così le dichiarazioni diffuse ieri attraverso una nota dal segretario dell’Ordine, Nunzio Nicotra. “Le sue valutazioni non sono riconducibili al pensiero né alle intenzioni dell'Ordine dei Farmacisti di Roma”.
Non ci sarà alcun ricorso al Tar da parte dell’Ordine dei farmacisti di Roma sul bando di concorso straordinario indetto dalla Regione Lazio per l'apertura di 278 nuove farmacie a seguito del decreto "Cresci Italia" del gennaio 2012. Lo chiarisce senza lasciare spazio ad alcun dubbio il presidente dell’Ordine Emilio Croce, che smentisce così le dichiarazioni diffuse ieri con una nota da Nunzio Nicotra, segretario dell'Ordine romano. “A nome del Consiglio direttivo – afferma Croce -, voglio precisare subito e in modo inequivocabile che la notizia è destituita di ogni fondamento: l'Ordine non ha mai avuto né ha alcuna intenzione di assumere una simile iniziativa”, che “è stata assunta” da Nicotra “a titolo personale e senza che alcun componente del Consiglio direttivo, a partire da me, ne fosse minimamente a conoscenza".
"Può essere – prosegue il presidente dell’Ordine - che la qualifica di Nicotra abbia portato gli organi di stampa a ritenere che le sue affermazioni e posizioni coincidessero con quelle dell'Ordine, ma così certamente non è, anche perché il codice di comportamento del nostro Consiglio esclude espressamente sortite estemporanee e fughe in avanti personali. La gestione dell'Ordine è infatti ispirata alla massima collegialità e a un leale spirito di collaborazione, al punto che la sortita "en solitaire" di Nicotra ha sorpreso l'intero Consiglio, in primo luogo per il metodo”.
"Ma, torno a dirlo, ciò che rileva è in primo luogo il merito della questione - conclude Croce - perché le valutazioni espresse dal segretario e il suo annuncio di voler ricorrere al Tar sono del tutto personali, riguardano esclusivamente la sua persona o, al più, altre organizzazioni di rappresentanza di cui egli fa parte, ma certamente non sono riconducibili al pensiero né alle intenzioni dell'Ordine dei Farmacisti di Roma. Su questo punto voglio essere estremamente chiaro, non solo per amore di verità ma anche per il rispetto che si deve a tutti quei colleghi (sono oltre tremila) che individualmente o in forma associata hanno partecipato al concorso straordinario”.
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