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Sabato 05 GENNAIO 2013
Puglia. Smi: “Pronto soccorso in tilt per colpa dei tagli”
La dirigenza nazionale del Sindacato dei medici italiani replica alle accuse rivolte alla medicina del territorio e del 118 per gli eccessivi accessi impropri ai pronto soccorso. “La colpa non è della guardia medica né del 118, ma dei duri tagli e dell'eliminazione di numerosi posti letto”.
“I Pronto soccorso in Puglia sono in tilt perché la sanità è vittima dei tagli dei posti letto e delle risorse. Sono, quindi, da respingere le accuse contro la guardia medica e il 118, due settori che non possono diventare il caprio espiatorio di una situazione ingovernabile. I dirigenti ospedalieri che lo hanno fatto, hanno perso un’occasione d’oro per rimanere in silenzio”. Così Pina Onotri, responsabile nazionale Continuità Assistenziale (guardia medica) dello Smi, replica alle accuse rivolte sui mezzi di informazione da alcuni dirigenti ospedalieri contro le guardie mediche e il 118 per l’eccessiva e impropria affluenza di pazienti nei diversi Pronto Soccorso della Puglia. Per Onotri, si tratta di “un irresponsabile gioco dello scaricabarile”.
“La sanità – aggiunge la dirigente dello Smi - dopo gli ultimi tagli alle risorse previste per il settore, territorio e ospedali, alla massiccia eliminazione di posti letto, si ritrova in ginocchio. Ed è nei periodi festivi come quello natalizio che la realtà emerge in tutta la sua brutalità. La gente affolla il Pronto Soccorso, nonostante la presenza di guardia medica e 118, perché vittima di una complessiva situazione di disservizio. Ma anche, talvolta, per una carente educazione a un uso consapevole dei servizi sanitari”.
“Il territorio – conclude Onotri -, è bene ricordarlo, offre professionalità che pur operando in situazioni di grave disagio (sia per le strutture, sia per garanzie lavorative, sia per la sicurezza sempre deficitaria), hanno dimostrato grande spirito di abnegazione e di disponibilità per i cittadini”.
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