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Venerdì 10 GENNAIO 2025
Meningite. Confermato caso nel giovane deceduto a Correggio
Le indagini di laboratorio hanno isolato il batterio Neisseria Meningitidis sierogruppoB (Meningococco B). Attivato il sistema di individuazione dei contatti stretti (famigliari, lavorativi e sociali) e attuate le misure di profilassi. Ma l’Ausl Irccs di Reggio Emilia consiglia nelle 4 settimane successive all’ultimo contatto con il giovane di porre attenzione ad eventuali sintesi e, in caso di comparsa, di contattare il proprio medico curante.
La Direzione dell’Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, nel porgere “le più sentite condoglianze alla famiglia per la gravissima perdita”, informa che è stato confermato il caso di sospetta meningite nel ragazzo di 33 anni deceduto a Correggio lo scorso 4 gennaio. Le indagini di laboratorio hanno isolato il batterio Neisseria Meningitidis sierogruppoB (Meningococco B).
Per prevenire la diffusione della malattia il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si è attivato immediatamente per l’individuazione dei contatti stretti (famigliari, lavorativi e sociali) e nella giornata di sabato 4 gennaio sono state attuate le misure di profilassi, fa sapere la Ausl, ricordando che la trasmissione della malattia avviene con l’emissione di goccioline di saliva che si emettono parlando, starnutendo, tossendo e pertanto sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto contatto stretto (a distanza inferiore a 1 metro) e prolungato con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.
Si consiglia comunque, nelle 4 settimane successive all’ultimo contatto con il malato, di porre attenzione alla comparsa di febbre associata a intenso malessere, mal di testa intenso, rigidità nucale, nausea, vomito e petecchie (piccole macchie rosse della pelle). In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato è necessario contattare il proprio medico curante.
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