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Giovedì 09 GENNAIO 2025
Perché ricorrere sempre di più all’accomodamento ragionevole 



Gentile Direttore,
con l’avvio in Italia della sperimentazione in nove province dell’applicazione del D.Lgs. 62/2024, occorre rilanciare l’Accomodamento Ragionevole previsto dall’art.17 anche come leva per superare l’approccio alla persona con disabilità attraverso un modello medico valorizzando piuttosto il modello sociale che affronta tale condizione non come deficit o deviazione dalla norma, ma come semplice diversità, da affrontare modificando le interazioni tra individuo e società.

Anche l’Ocse ha ribadito qualche anno fa che i Paesi delle Società avanzate devono contrastare la cultura degli interventi per la disabilità basati prevalentemente sulla concessione di benefici economici e favorire invece l’inclusione, (come confermato dal D.Lgs.62/2024) delle persone con una parziale compromissione della loro capacità lavorativa nel mercato del lavoro.

Gli obiettivi proposti sono:

L’inclusione nel mondo lavorativo, definito in Italia attraverso una legge fortemente innovativa, quale è stata la legge 68/99, facendo oggi ricorso all’accomodamento ragionevole esplicitato dall’art.17 del D.Lgs.62/2024 è uno dei più significativi banchi di prova per chi tenta di coniugare i doveri di solidarietà con l’effettiva possibilità di rendere concreto il diritto al lavoro, l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Se riusciremo a definire una valutazione della disabilità che non sia una mera descrizione, per quanto accurata, di una determinata situazione biologica, ma anche una precisa collocazione della persona in un ambito di tutela effettivo, garantito da una ricognizione certa, verificabile, delle sue condizioni personali e della realtà in cui vive, avremmo fatto certamente un grande passo in avanti, oltre la crisi incombente, verso un futuro più libero e giusto per tutti.” (dalla Lettera Enciclica Caritas in Veritatis del Sommo Pontefice Benedetto XVI).

Domenico Della Porta
Presidente OSMOA, Osservatorio Malattie Occupazionali e Ambientali Università degli Studi di Salerno, già Primario di Medicina del Lavoro.

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