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Venerdì 20 DICEMBRE 2024
Prescrizioni inappropriate. Polemica fra Ulss 3 Serenissima e Fimmg Venezia

Per la direzione Ulss ben una prescrizione su quattro sarebbero inappropriate. Le recenti dichiarazioni del Direttore Generale toccano due principi cardini sulla gestione sanitaria: sprechi sulle prescrizioni mediche e liste di attesa elevate. Ma per Palmisano (Fimmg) quella di Contato è “un’analisi semplicistica ed insopportabile. Poco conciliante in un momento tanto delicato”.

Scoppia la polemica fra Ulss 3 Serenissima ed i medici di medicina generale sulle prescrizioni che, secondo la stessa Ulss, o meglio, secondo le ultime dichiarazioni ad un giornale locale (Nuova Venezia) del Direttore Generale Edgardo Contato, tracciando il bilancio delle attività svolte nel 2024 della sua azienda, risultano essere inappropriate nella misura di circa un 30 per cento in più.

L'azienda sanitaria veneziana all’indomani della nota Fimmg di Venezia, la quale non ci sta ad essere presa di mira, spiega che le stesse dichiarazioni intendono rinnovare e migliorare il servizio offerto alla popolazione. Questo obiettivo di assistenza e cure migliori – continua la nota della Ulss veneziana - si persegue anche prescrivendo esami appropriati ai pazienti che ne hanno bisogno e per questo l’azienda stessa è al fianco dei medici di famiglia e degli specialisti.

Fimmg, d’altro canto, attraverso il segretario provinciale, Giuseppe Palmisano, erompe dichiarando che gli mmg “sono stanchi di essere sempre il capro espiatorio di tutti i mali della sanità” non nascondendo l’amarezza per le dichiarazioni del direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima Edgardo Contato il quale è tornato a puntare il dito contro i medici di medicina generale, “colpevoli”, a suo dire, di fare ancora troppe prescrizioni inappropriate, che sprecano risorse e intasano le liste d’attesa.

“Siamo esasperati – ha detto Palmisano – perché ancora una volta la questione dell’appropriatezza prescrittiva di visite, esami e farmaci, per noi cruciale e su cui stiamo investendo tanto anche in termini di formazione, viene affrontata in modo superficiale, senza nessun approfondimento serio dei dati. Sull’appropriatezza noi medici di famiglia siamo già attentissimi alla spesa: non si può spremere più di così, non possiamo fare altri sforzi. Stupisce che il direttore generale si lasci andare a una semplificazione così insopportabile e poco conciliante in un momento tanto delicato. Non si può sparare a zero: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità”.

“Ai cittadini esasperati perché devono fare salti mortali e prove di resistenza per prenotarsi un esame! La signora Maria o il signor Mohamed devono essere certi che il loro medico sia libero di agire per il loro bene prescrivendo ciò che ritiene necessario anche se il loro caso specifico non rientra nei protocolli”. Conclude Palmisano.

Ancora una volta la Ulss 3 di Venezia spiega che per una nuova sanità territoriale più vicina ai cittadini, come attraverso le nuove Case di Comunità, le porte di queste nuove strutture sono dal primo momento aperte ai medici di medicina generale. I quali vi svolgeranno un ruolo fondamentale, disponibili a lavorare in queste sedi e nelle nuove AFT, in modo moderno, più efficace ed integrato, a vantaggio della salute dei cittadini.

Endrius Salvalaggio

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