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Mercoledì 18 DICEMBRE 2024
Violenza di genere. Il Veneto elimina i costi per le cure sanitarie per le vittime, compreso supporto psicologico
Approvato emendamento alla Legge di Bilancio. L’esenzione riguarda tutte le prestazioni sanitarie successive alle dimissioni dal Pronto Soccorso. L’obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi sanitari e aiutare a superare l’isolamento e la fragilità economica che spesso accompagnano queste situazioni. Lanzarin: “Abbiamo voluto dare un segnale chiaro e concreto a chi ha subito violenza: non siete sole/i, e la Regione Veneto è al vostro fianco”.
“Abbiamo voluto dare un segnale chiaro e concreto a chi ha subito violenza: non siete sole, non siete soli, e la Regione Veneto è al vostro fianco. Questo emendamento è molto più di una semplice misura economica: è un messaggio di solidarietà, perché sappiamo quanto sia difficile trovare la forza di chiedere aiuto e cominciare un percorso di cura e di ripresa”. Così l’assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, annuncia l’approvazione, in Consiglio Regionale, di un emendamento alla legge regionale di Bilancio che elimina i costi per le cure sanitarie per le persone maltrattate, comprese visite specialistiche e supporto psicologico.
“Eliminare il peso delle spese sanitarie è un modo per abbattere uno degli ostacoli più grandi che spesso le vittime si trovano davanti, soprattutto quando dipendono economicamente dal maltrattante. È nostro dovere fare tutto il possibile per garantire alle persone ferite dalla violenza l’accesso a cure mediche e psicologiche senza alcuna barriera, in un momento così delicato della loro vita,” ha aggiunto Lanzarin.
L’emendamento che prevede l’esenzione totale dalla compartecipazione alla spesa sanitaria per le vittime di violenza di genere e/o discriminazione legata all’orientamento sessuale o all’identità di genere. L’esenzione riguarda tutte le prestazioni sanitarie successive alle dimissioni dal Pronto Soccorso, comprese le visite specialistiche e il supporto psicologico. La decisione della Regione risponde alla necessità di sostenere concretamente chi è vittima di violenza, facilitando l’accesso ai servizi sanitari e aiutando a superare l’isolamento e la fragilità economica che spesso accompagnano queste situazioni.
“Quando parliamo di violenza di genere o di discriminazione, non ci riferiamo solo a ferite fisiche: c’è un trauma profondo, che coinvolge anche la salute mentale e l’equilibrio psicologico della persona. Abbiamo il dovere di prenderci cura di queste donne, uomini e ragazze e ragazzi con tutti gli strumenti a nostra disposizione. Garantire la gratuità delle cure significa offrire loro un punto di partenza per recuperare la fiducia, la dignità e il coraggio di ricominciare,” ha aggiunto Lanzarin.
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