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Mercoledì 15 SETTEMBRE 2010
Certificati online: medici ospedalieri esentati dall'obbligo
I medici ospedalieri possono continuare a inviare i certificati in modalità cartacea. È questa la novità, annunciata dall’Anaao Assomed, che arriva dalla Commissione ministeriale della Pa incaricata di effettuare il collaudo del sistema con il quale si introduce l’obbligo per i camici bianchi della certificazione on line
Scatta da oggi l’obbligo della certificazione telematica per i camici bianchi italiani, ma non per i medici ospedalieri che potranno ancora continuare ad affidarsi alla documentazione cartacea. L’annuncio arriva dall’Anaao Assomed. La Commissione ministeriale della Pa, incaricata di effettuare il collaudo del sistema che apre le porte alla certificazione on line, ha infatti riconosciuto l’esistenza di specificità di applicazione nel settore ospedaliero prevedendo che: “in relazione ai verbali di pronto soccorso, ai certificati di ricovero e alle lettere di dimissione ospedaliera continua la possibilità di rilasciare la relativa documentazione in modalità cartacea”.
“L’insistenza con la quale abbiamo espresso perplessità e preoccupazioni in merito alla certificazione di malattia per via telematica da parte dei medici dipendenti del Ssn – ha commentato Costantino Troise, segretario nazionale dell’Anaao Assomed – ha prodotto un primo risultato. Pur moderatamente soddisfatti, non possiamo sottacere che la Commissione, malgrado il parere contrario della Fnomceo e delle Regioni, abbia previsto di chiudere la fase di collaudo e mettere a regime il sistema, che prevede sanzioni pesantissime anche per errori formali, senza volere riconoscere la persistenza di ‘numerose criticità’ che non hanno ancora soluzione”.
Il sindacato stigmatizza quindi gli “atteggiamenti da caporali di giornata che trattano professionisti cui è affidata la difesa di un bene costituzionalmente tutelato alla stregua di servi della gleba, ai quali comminare sanzioni gravissime e spropositate rispetto al ‘reato’ addebitato”.
“Continueremo a vigilare in difesa della nostra professionalità – ha concluso Troise – insieme con la Fnomceo e le altre Organizzazioni sindacali mediche”.
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