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Lunedì 09 DICEMBRE 2024
Lea e liste d’attesa. Peru (Sardegna al Centro): “Incrementare le risorse assegnate al privato accreditato”
Il budget per l’acquisto di prestazioni sanitarie private destinato all’assistenza ospedaliera è di circa 103 milioni di euro, mentre quello per la specialistica ambulatoriale ammonta a 67 milioni di euro. Peru: “Le risorse assegnate sono insufficienti. La Regione oggi ha gli strumenti giuridici per rivedere i massimali di spesa così da garantire l’erogazione dei LEA e ridurre i tempi di attesa”.
Le organizzazioni sanitarie sindacali che rappresentano le strutture sanitarie private accreditate hanno sollecitato un incremento del budget destinato a tali strutture. A parlarne su Quotidiano Sanità è il Capo gruppo di Sardegna al Centro, Antonello Peru, componente della commissione consiliare Salute e Politiche sociali.
“Non posso che esprimere pieno sostegno – spiega il consigliere - alle organizzazioni sanitarie sindacali che si stanno facendo portavoce delle strutture sanitarie private accreditate, e che hanno sollecitato un incremento del budget destinato a tali strutture. Si tratta di un intervento fondamentale per abbattere le liste d’attesa, garantendo al contempo prestazioni di qualità ai cittadini sardi”.
“Le risorse attualmente assegnate dal Servizio Sanitario Regionale per l’acquisto di prestazioni sanitarie private, sia per l’assistenza ospedaliera che per la specialistica ambulatoriale, sono assolutamente insufficienti. Ciò compromette la capacità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza e di ridurre i tempi di attesa. Il sistema privato accreditato non deve essere visto come un antagonista, ma come un valido supporto e complemento al servizio pubblico sanitario, che deve essere integrato in modo efficace, senza dispersione di risorse. Per questo, è necessario calibrare i fondi in modo mirato, soprattutto nelle discipline urgenti e vitali per gli utenti”.
“Ad oggi, il budget destinato all’assistenza ospedaliera è pari a circa 103 milioni di euro, mentre quello per la specialistica ambulatoriale ammonta a 67 milioni di euro. Questi importi collocano la Sardegna tra le regioni con i coefficienti di ripartizione più bassi in Italia. Tuttavia, grazie alla legge approvata nella scorsa legislatura e accolta dalla recente sentenza n. 14 della Corte Costituzionale, si consente alla Regione di rivedere i massimali di spesa per garantire l’erogazione dei LEA e ridurre i tempi di attesa, anche superando i limiti fissati dalla normativa nazionale”.
“Se esiste dunque la volontà politica di colmare il divario tra Nord e Sud e di migliorare il servizio per i cittadini sardi, ora ci sono anche gli strumenti giuridici per farlo. Pertanto, faccio appello alla maggioranza che governa la Sardegna a concentrarsi prioritariamente sull’ottimizzazione delle prestazioni sanitarie per i sardi, piuttosto che su riforme che mirano solo a stravolgere l’organizzazione delle strutture e dei servizi. È fondamentale, oggi più che mai, che il servizio sanitario resti vicino ai cittadini e risponda alle loro reali esigenze”.
Elisabetta Caredda
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