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Giovedì 05 DICEMBRE 2024
Croce Rossa Italiana. Valastro: “Anno triste, 32 operatori morti nel 2024”

Il bilancio del presidente della CRI nella Giornata del Volontariato. “Il 2024 un anno difficile per le donne e gli uomini che sono impegnati a lenire le sofferenze di quanti affrontano situazioni difficili. Non siamo qui per incensarci, ma per ribadire che proteggere volontari e operatori impegnati in zone di guerra o nelle altre sfide è importante, per tutelare le loro vite ma soprattutto per far sì che l’aiuto che portiamo arrivi a chi ne ha bisogno”.

“Sono 32 i Volontari e gli operatori della Croce Rossa morti da inizio anno, 29 a causa di violenze e 3 in incidenti. L’ultimo in ordine di tempo ad aver perso la vita è Alaa Al-Derawi, membro dell’équipe medica di emergenza della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS), che ieri è rimasto ucciso nella zona di Khan Younis a Gaza, poco dopo aver trasportato alcuni pazienti”. Il bilancio arriva da Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione della Giornata internazionale del Volontariato.

“Il 2024 – dichiara Valastro - si conferma un anno difficile per le donne e gli uomini che sono impegnati in tutto il mondo per lenire le sofferenze di quanti affrontano situazioni difficili. Conflitti, terremoti, la crisi climatica e le migrazioni, non fermano il nostro impegno, la voglia di essere ovunque per chiunque, anche davanti a delle emergenze che, spesso, si trasformano in vere e proprie crisi umanitarie”.

“Non siamo qui per incensarci, questo no”, sottolinea il presidente della CRI. “Ma solo per ribadire che proteggere Volontari e operatori impegnati in zone di guerra o nelle altre sfide dei nostri giorni è importante, non solo per tutelare le loro vite ma soprattutto per far sì che l’aiuto che portiamo arrivi a chi ne ha bisogno. Vorrei che nella Giornata di oggi la vicinanza mia e della Croce Rossa Italiana arrivasse alle famiglie e ai cari degli operatori umanitari che hanno perso la vita in servizio. Alle donne e agli uomini impegnati ogni giorno al fianco di chi è vulnerabile, di chi soffre o vive ai margini, rivolgo il mio grazie: portate con voi non solo la nostra Umanità ma una luce di speranza che quotidianamente diffondete nel mondo con ogni piccolo gesto. È da questa luce che la nostra opera trae il suo vigore, anche nelle situazioni più difficili”, conclude Valastro.

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