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Giovedì 28 NOVEMBRE 2024
Tumore della mammella precoce HR+/HER2-. Ribociclib ottiene ok della CE per trattamento in pazienti ad alto rischio di recidiva
Lo studio ha mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del 25,1% (HR=0,749; IC 95%: 0,628, 0,892; P=0,0006) del rischio di recidiva della malattia con ribociclib più terapia endocrina (ET) rispetto alla sola ET2. Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) è stato osservato in modo coerente in tutti i sottogruppi di pazienti.
Novartis ha annunciato che la Commissione Europea (CE) ha approvato ribociclib in combinazione con un inibitore dell'aromatasi (AI) per il trattamento in fase adiuvante dei pazienti con tumore della mammella precoce (EBC) hormone receptor positivo (HR+), human epidermal growth factor receptor 2 negativo (HER2-), ad alto rischio di recidiva. L'approvazione si basa sui risultati dello studio pivotal di fase III NATALEE, che ha incluso una vasta popolazione di pazienti con tumore della mammella precoce HR+/HER2- in stadio II e III, compresi quelli senza coinvolgimento linfonodale.
Lo studio ha mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del 25,1% (HR=0,749; IC 95%: 0,628, 0,892; P=0,0006) del rischio di recidiva della malattia con ribociclib più terapia endocrina (ET) rispetto alla sola ET2. Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) è stato osservato in modo coerente in tutti i sottogruppi di pazienti. “Per molte pazienti diagnosticate con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II o III, il rischio di recidiva della malattia, nonostante il trattamento con terapia endocrina, rimane sostanziale, anche dopo decenni”, ha dichiarato il Prof. Michelino De Laurentiis, direttore S.C. Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Fondazione Giovanni Pascale - questa approvazione rappresenta una pietra miliare per la comunità europea con una nuova opzione terapeutica per ridurre il rischio di recidiva in un’ampia popolazione di pazienti. E’ una notizia incoraggiante sia per i medici, sia per le pazienti, incluse quelle senza coinvolgimento dei linfonodi, ma con almeno un fattore di rischio aggiuntivo”.
Il carcinoma mammario è il tumore più comunemente diagnosticato in Europa, con circa il 70% dei casi diagnosticati nelle fasi iniziali della malattia. Nonostante le attuali opzioni terapeutiche, i pazienti con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II e III rimangono a rischio di recidiva a lungo termine, spesso sotto forma di malattia avanzata incurabile. “La prospettiva della recidiva del carcinoma mammario può essere una fonte di preoccupazione per coloro che hanno ricevuto una diagnosi in fase precoce. Come Novartis ci impegniamo affinché i pazienti abbiano accesso a opzioni terapeutiche che aiutino a ridurre al minimo il rischio di recidiva”, ha dichiarato Paola Coco, Medical Affairs Head di Novartis Italia. “Siamo orgogliosi di questa approvazione, che contribuirà a rispondere ad un importante bisogno medico non ancora soddisfatto e a migliorare e prolungare la vita in una popolazione sempre più ampia di pazienti in Europa e in Italia”.
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