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Mercoledì 27 NOVEMBRE 2024
Farmacisti. Appello Pgeu: manca forza lavoro, servono azioni immediate per invertire la rotta

Il presidente Prins: “Dobbiamo concentrarci sulla promozione dello sviluppo professionale continuo e sulle politiche di fidelizzazione che affrontino il burnout e l'insoddisfazione all'interno della professione. Ciò include l'offerta di carichi di lavoro gestibili, stipendi competitivi, la riduzione della burocrazia, il miglioramento dei percorsi di progressione di carriera e la promozione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata”.

I sistemi sanitari affrontano una pressione crescente e il ruolo dei farmacisti di comunità è più vitale che mai. Ma molti paesi europei stanno riscontrando difficoltà nel reclutamento di questi professionisti, esacerbati dal burnout, dai pensionamenti anticipati e dalla mancanza di interesse tra le nuove generazioni. La European Community Pharmacyst (PGEU) chiede misure per affrontare la crescente carenza di farmacisti in Europa, esortando i decisori politici, gli operatori sanitari e gli istituti di formazione ad agire rapidamente per garantire la sostenibilità a lungo termine della professione.

Nel suo nuovo Position Paper sulla carenza di forza lavoro dei farmacisti, PGEU delinea raccomandazioni chiave per rafforzare il settore farmaceutico e migliorare l'assistenza ai pazienti. Si chiede una pianificazione strategica della forza lavoro per i farmacisti a livello nazionale e investimenti dei governi per garantire che la forza lavoro possa soddisfare le crescenti esigenze di una popolazione che invecchia e di terapie sempre più complesse. “Per continuare a fornire assistenza di alta qualità, dobbiamo promuovere l'istruzione, sfruttando metodi di insegnamento innovativi e garantire che i programmi di farmacia si adattino al panorama sanitario in evoluzione. Promuovere l'istruzione interprofessionale all'inizio della carriera accademica degli studenti e utilizzare strategie efficaci di mix di competenze sarà fondamentale per creare una forza lavoro sanitaria più unita. È inoltre fondamentale non solo mostrare il valore della farmacia di comunità, ma anche lavorare per integrare la professione più profondamente nel sistema sanitario”, sottolinea il presidente di PGEU, Aris Prins. “Dobbiamo concentrarci sulla promozione dello sviluppo professionale continuo e sulle politiche di fidelizzazione che affrontino il burnout e l'insoddisfazione all'interno della professione. Ciò include l'offerta di carichi di lavoro gestibili, stipendi competitivi, la riduzione della burocrazia, il miglioramento dei percorsi di progressione di carriera e la promozione dell'equilibrio tra lavoro e vita privata. Le soluzioni tecnologiche possono semplificare le attività amministrative in farmacia, consentendo ai farmacisti di comunità di dedicare più tempo alla consulenza ai pazienti. L'adozione della digitalizzazione può migliorare l'efficienza senza compromettere l'interazione critica con i pazienti che è il fulcro di un'assistenza sanitaria di qualità”, ha concluso Prins.

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