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Martedì 14 SETTEMBRE 2010
Raccolta di firme contro la legge regionale che modifica i consultori

Presentata oggi all’Ospedale San Camillo Forlanini l’iniziativa che vuole fermare la proposta di legge avanzata nella Regione Lazio per la “Riforma e Riqualificazione dei Consultori Familiari”. Secondo le promotrici questa legge “espropria un patrimonio pubblico di inestimabile valore per la salute delle donne, in favore di istituzioni sociali la cui vocazione pubblica è difficilmente verificabile”.

Un appello rivolto alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini per esprimere un “forte dissenso” nei confronti della proposta di legge regionale n. 21 del 26 maggio scorso dedicata alla “Riforma e Riqualificazione dei Consultori Familiari”, che ha come prime firmatarie Olimpia Tanzi e Isabella Rauti.
L’appello potrà essere sottoscritto da operatrici e operatori dei Consultori e del Ssn, nonché da donne e uomini fruitori di questo servizio.

L’iniziativa è stata presentata oggi nell’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma, ma la raccolta di firme proseguirà nelle prossime settimane.
 
La proposta di legge regionale viene contestata per tre ragioni fondamentali. La prima è che sposta l'attenzione dei consultori dalla difesa della salute della donna alla “tutela della vita e del figlio concepito”. La seconda è che istituisce nuovi e più rigidi passaggi obbligati per l’accesso delle donne all’interruzione volontaria di gravidanza prevista dalla legge 194. Terzo motivo di critica, infine, la previsione di assegnare risorse a enti e istituzioni private “a sostegno della vita”, considerata ancora più grave nel momento in cui si riducono invece i fondi destinati alle attività consultoriali.

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