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Venerdì 22 NOVEMBRE 2024
Payback dispositivi. Schillaci: “Limitare danni di norma ereditata”. Fifo Sanità: “Risposta inammissibile”
La presidente di Fifo Sanità risponde al ministro sottolineando anzitutto che, “dopo tre anni che il Governa vara la finanziaria”, è “inammissibile” continuare a parlare di “eredità”. Il compito della classe politica, sottolinea Belviso, “è anche quello di correggere gli errori dei propri predecessori. Ogni ulteriore ritardo sarà una colpa grave di cui l’attuale maggioranza sarà responsabile sotto il profilo politico e sociale”.
“Arrivati alla terza legge di bilancio, le parole del Ministro Schillaci sono inaccettabili per la nostra categoria. È finita la storia dell’eredità, sono tre anni che il Governo vara la finanziaria. Giunti a questo punto, dichiarare l’intenzione di ‘limitare i danni’, non è più una risposta ammissibile per le imprese” - dichiara Sveva Belviso, presidente di FIFO Sanità Confcommercio, sulle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che, intervenendo all’evento Healthcare Summit, ha detto: “Siamo in sintonia con le aziende, specie quelle di dimensioni più piccole nazionali che soffrono di più l'impatto di questa misura”, aggiungendo: “Vogliamo per il futuro cercare di limitare i danni introdotti” da questa norma “sbagliata ereditata da Governi precedenti”.
Per Belviso, il Governo è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità. “Il payback sui dispositivi medici è una norma devastante. Colpisce in modo indiscriminato le aziende medio-piccole che rappresentano il cuore del sistema produttivo italiano, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e la sopravvivenza stessa di imprese strategiche per la sanità del nostro Paese - continua la presidente di Fifo Sanità - È ora di passare dalle parole ai fatti. Non possiamo più accettare rinvii, emendamenti parziali o promesse vaghe. Le aziende non possono sopportare ulteriori incertezze”.
“Il compito della classe politica è anche quello di correggere gli errori dei propri predecessori. Pur riconoscendo le dovute responsabilità ai governi antecedenti che hanno varato e attuato questa follia normativa, ogni ulteriore ritardo – conclude la presidente Belviso – sarà una colpa grave di cui l’attuale maggioranza sarà responsabile sotto il profilo politico e sociale. È arrivato il momento di una cancellazione totale del payback, accompagnata da un confronto vero per ridefinire il rapporto tra industria, distribuzione e sistema sanitario”.
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