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Mercoledì 20 NOVEMBRE 2024
Un’Aifa sburocratizzata, veloce e digitalizzata. La riforma organizzativa approvata in CdA. Monti: “Un passo verso il futuro della sanità del nostro Paese”
Lo spiega il membro del CdA in un post su Linkedin. La riforma introduce miglioramenti cruciali: sburocratizzazione e digitalizzazione, percorsi amministrativi più semplici e informatizzati per garantire trasparenza e accessibilità. Focus sull’Hta (Health Technology Assessment) con la valutazione avanzata delle tecnologie sanitarie per decisioni basate sull’evidenza. Accesso alle terapie avanzate con la promozione di innovazioni per malattie rare e terapie personalizzate. Collaborazione e trasparenza: maggiore raccordo tra Aifa, Regioni, operatori sanitari, associazioni pazienti e cittadini.
“Approvata oggi in Cda la Riforma organizzativa Aifa: un passo verso il futuro della sanità del nostro paese”. A scriverlo in un post su Linkedin è Emanuele Monti, membro del consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco.
“Con l’approvazione della nuova riforma organizzativa, Aifa rafforza il proprio ruolo centrale nella tutela della salute pubblica. Questa riforma rappresenta un passaggio cruciale per rispondere in modo efficiente e innovativo alle sfide del futuro. Sei mesi fa sono stato chiamato dal Governo italiano a questo importante incarico, insieme al Presidente, consiglio di amministrazione e direttori in questo tempo abbiamo lavorato tantissimo per trovare il migliore modello organizzativo che possa rafforzare l’agenzia. Ho messo a disposizione del paese le mie competenze, la mia esperienza nelle Istituzioni e nel privato ma ho soprattutto cercato di stimolare il dibattito ascoltando i più autorevoli punti di vista per dare una visione strategica davvero partecipativa e non figlia di decisioni top down o peggio autoreferenziali”.
“L’Aifa - ricorda - è l’organismo di riferimento in Italia per garantire l’accesso ai farmaci, inclusi quelli innovativi e orfani, e per promuovere il loro uso sicuro e appropriato. L’Agenzia svolge un ruolo chiave nell’equilibrio economico del sistema sanitario e nel supporto alla ricerca e alla sperimentazione clinica. La spesa farmaceutica nazionale vale 36 miliardi di euro con un tasso di crescita del 6.2% inoltre l’export impatta per quasi 50 miliardi di euro.
Questi numeri sottolineano come questa Riforma non solo incide sulla salute dei nostri cittadini ma anche su un’industria che vale il 5% del prodotto interno lordo italiano“.
Cosa cambia con questa riforma? Monti spiega che la riforma introduce miglioramenti cruciali:
• Sburocratizzazione e digitalizzazione: Percorsi amministrativi più semplici e informatizzati per garantire trasparenza e accessibilità.
• Focus sull’HTA (Health Technology Assessment): Valutazione avanzata delle tecnologie sanitarie per decisioni basate sull’evidenza.
• Accesso alle terapie avanzate: Promozione di innovazioni per malattie rare e terapie personalizzate.
• Collaborazione e trasparenza: Maggiore raccordo tra AIFA, Regioni, operatori sanitari, associazioni pazienti e cittadini.
“Con questa riforma, l’AIFA non solo si adegua alle esigenze del presente dando seguito ai provvedimenti di legge degli ultimi governi ma si proietta verso un modello di sanità moderna, innovativa e inclusiva. Il futuro della salute passa anche da qui: meno burocrazia, più innovazione e un impegno concreto per garantire cure sempre migliori a tutti i cittadini. Sono davvero orgoglioso del lavoro fatto e sono certo che appena il documento sarà operativo dopo i passaggi formali con i ministeri competenti successivi alla nostra ratifica avremo dato un grande contributo al nostro paese a beneficio di tutti”.
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