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Venerdì 15 NOVEMBRE 2024
A Roma summit mondiale per la sicurezza dei trapianti. Feltrin (Cnt): “Italia all’avanguardia”


Il nostro paese “riveste un ruolo strategico nel settore della sicurezza e della vigilanza su organi tessuti e cellule, come collaborating centre dell’Oms per il progetto Notify, la piattaforma internazionale di raccolta dei casi didattici sugli eventi e le reazioni avverse in ambito trapiantologico”


Sviluppare nuove strategie globali per rafforzare la sicurezza, la tracciabilità e la biovigilanza nel campo della donazione e del trapianto delle sostanze di origine umana, dagli organi al sangue, dai tessuti alle cellule e al midollo.

È stato questo l’obiettivo del summit mondiale promosso dall’International Council for Commonality in Blood Banking Automation (ICCBBA) in collaborazione con il Centro nazionale trapianti e il Centro nazionale sangue, che si è concluso oggi a Roma. Nella sede dell’Istituto Superiore di Sanità si sono riuniti per due giorni i maggiori esperti e stakeholder del settore: oltre 130 i partecipanti, provenienti da 40 paesi.

Nel corso della due giorni è stato possibile condividere non solo le più aggiornate conoscenze riguardo l’uso delle sostanze di origine umane ma soprattutto confrontarsi sulla pratica clinica quotidiana, con uno sguardo multiprofessionale e multidisciplinare sulla biosorveglianza.

“È un onore per il Centro nazionale trapianti aver ospitato questo incontro – dichiara il direttore del Cnt Giuseppe Feltrin – l’Italia riveste un ruolo strategico nel settore della sicurezza e della vigilanza su organi tessuti e cellule, come collaborating centre dell’Oms per il progetto Notify, la piattaforma internazionale di raccolta dei casi didattici sugli eventi e le reazioni avverse in ambito trapiantologico”.

Per Feltrin “è fondamentale rendere ancora più trasparenti e sicuri tutti i processi clinici legati alle sostanze di origine umana, il cui utilizzo è sempre più centrale in ambito terapeutico. Il nostro Servizio sanitario nazionale è particolarmente all’avanguardia in questo settore grazie all’implementazione sistematica di standard internazionali come il sistema ISBT 128, che garantisce l’identificazione univoca a livello globale delle donazioni e una struttura di dati estremamente solida a tutela dei pazienti e della tracciabilità delle cure a loro destinate. Il nostro obiettivo è quello continuare a investire in sicurezza e vigilanza, anche per rafforzare la leadership globale della rete trapiantologica italiana”.

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