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Mercoledì 13 NOVEMBRE 2024
Farmaci. Boom spesa a carico del cittadino: in 6 anni è cresciuta del 32% fino a quota 10,6 mld

Tra ticket regionali, differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto e il corrispondente prezzo di riferimento tra il 2017 e il 2023 si è registrato un elevato aumento di spesa privata a carico del cittadino. Nell’ultimo anno sale la spesa dei medicinali per automedicazione (+10,5%), inclusi quelli dispensati negli esercizi commerciali (+12,7%), e della spesa dei farmaci di classe C con ricetta (+9,0%).

La spesa a carico del cittadino comprendente la spesa per la compartecipazione (ticket regionali e differenza tra il prezzo del medicinale a brevetto scaduto e il corrispondente prezzo di riferimento), la spesa per i medicinali di fascia A acquistati privatamente e quella per i farmaci di classe C, è stata pari a 10.650 milioni di euro, in aumento del 7,4% rispetto al 2022. Ma se si fa il raffronto con il 2017 si nota che l’aumento è del 32%. A fare il punto è il recente Rapporto Osmed di Aifa.

Il confronto 22-23. A influire su questo andamento sono stati l’aumento della spesa dei medicinali per automedicazione (+10,5%), inclusi quelli dispensati negli esercizi commerciali (+12,7%), e della spesa dei farmaci di classe C con ricetta (+9,0%), mentre l’acquisto privato dei farmaci di classe A registra un incremento più contenuto (+5,9%). Si registra, invece, una lieve riduzione della spesa per la compartecipazione del cittadino (-1,3%) con un valore pari a 1.481 milioni di euro (circa 25,0 euro pro capite) e un’incidenza sulla spesa farmaceutica convenzionata lorda del 15,0%.

Rispetto al 2022, la variazione della spesa relativa alla compartecipazione totale (-1,3%) è stata essenzialmente determinata dalla riduzione della compartecipazione per la quota eccedente il prezzo di riferimento dei medicinali a brevetto scaduto (-2,5%), mentre la spesa relativa al ticket per ricetta/confezione registra un lieve incremento (+1,7%). L’incidenza della compartecipazione sulla spesa lorda, dopo l’incremento nel 2018 rispetto al 2017, ha mostrato un trend in decrescita negli anni 2018-2020 per poi rimanere stabile negli ultimi tre anni pari a circa il 15%. Anche l’incidenza della compartecipazione per la quota eccedente il prezzo di riferimento è stabile nel periodo 2019-2023, pari a circa l’11%.

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