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In quasi 1 mensa scolastica su 4 (circa 170) riscontrate irregolarità che, nella maggioranza dei casi, hanno riguardato carenze igienico-strutturali (diffusa umidità, formazioni di muffe, presenza di insetti e di escrementi di roditori) e autorizzative, la non rispondenza per qualità/quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, la mancata tracciabilità degli alimenti nonché l’omessa presenza di eventuali allergeni, quest’ultima essenziale per prevenire possibili reazioni allergiche specialmente nei bambini in quanto soggetti più fragili. Le attività ispettive sinora condotte ‒ e che continueranno nel corso di tutto l’anno scolastico ‒ hanno interessato oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori ed universitari. Nel complesso, sono state accertate 225 violazioni amministrative o penali e irrogate sanzioni pecuniarie per 130 mila euro; nei casi più gravi, 5 gestori sono stati deferiti all’A.G. ed è stato disposto il sequestro di punti cottura/dispense nonché di 350 kg. di alimenti (in cattivo stato di conservazione, privi di tracciabilità, scaduti e/o con etichettatura irregolare) per un valore approssimativo di 5M di euro. In particolare: ▪ NAS di Treviso ▪ NAS di Pescara ▪ NAS di Caserta
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Martedì 12 NOVEMBRE 2024
Mense scolastiche da incubo: dalle muffe agli alimenti non tracciati. Nas: irregolare 1 su 4
Pasti carenti per quantità e qualità, frode nelle pubbliche forniture, mancato rispetto dei requisiti, le principali irregolarità riscontrate dai Nas nel corso della attività ispettive condotte in oltre 700 mense scolastiche di ogni ordine e grado sia pubbliche che private, dalle scuole dell’infanzia agli istituti superiori ed universitari
Questo il bilancio della campagna di controlli a livello nazionale condotta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, per verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento nel settore della ristorazione all’interno degli istituti scolastici.
Presso un centro educativo per l’infanzia sono stati accertati il mancato possesso di autorizzazione all’esercizio della refezione scolastica e l’omessa registrazione sanitaria. L’intera struttura, che gestiva bambini di età compresa tra 2 e 6 anni, è stata posta sotto sequestro amministrativo.
Presso un asilo nido, è stata disposta l’immediata sospensione di tutte le attività di manipolazione e somministrazione di alimenti a seguito delle accertate carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali nonchè della mancata autorizzazione all’attivazione della mensa.
Il titolare di una ditta incaricata del servizio di fornitura vitto per la refezione scolastica è stato denunciato per frode nelle pubbliche forniture, in quanto è stato appurato che veniva apposta fraudolentemente l’etichetta della ditta sulle vaschette di pasti prodotte da altre aziende.
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