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Lunedì 04 NOVEMBRE 2024
Manovra. Conte (M5S): “Diritto salute in codice rosso, serve terapia d’urto”

"Serve un'inversione a U su cui tutti i cittadini devono appellarsi a questo Governo: non servono 39 miliardi e +7,5 miliardi in 3 anni sugli armamenti, serve piuttosto tassare gli extraprofitti collezionati dall'industria delle armi con la guerra. Prendiamo le risorse dalla corsa al riarmo per accentrarle sulla sanità, sui pronto soccorso, sulle liste d'attesa, sugli stipendi e le indennità di medici e infermieri. La vera trincea del Paese è questa".

"Sulla sanità siamo di fronte a un'emergenza nazionale, ma temo che il governo Meloni non l'abbia compreso, come emerso in Tv, dove era in evidente difficoltà nel fare i conti".

A scriverlo su Facebook è il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

"I conti, oggi in Parlamento - sottolinea il presidente M5S - li ha fatti la Fondazione Gimbe: nella programmazione della Manovra mancano 19 miliardi per garantire le misure previste, il rapporto fra il Fondo sanitario e il Pil arriverà a toccare il 'minimo storico' nel 2027, sotto il 6%, le Regioni dovranno tagliare i servizi o aumentare le tasse. Mentre il ministro alla Salute del Governo Meloni annuncia 10mila assunzioni di infermieri indiani, migliaia di nostri infermieri sottopagati vanno all'estero e, come ricorda Gimbe, nella Manovra 2025 manca il piano straordinario di assunzione medici e infermieri, l'abolizione del tetto di spesa per il personale, mentre per le indennità di specificità del personale sanitario ci sono solo briciole".

Per Conte, dunque, "serve una terapia d'urto, un'inversione a U su cui tutti i cittadini devono appellarsi a questo Governo: non servono 39 miliardi e +7,5 miliardi in 3 anni sugli armamenti, serve piuttosto tassare gli extraprofitti collezionati dall'industria delle armi con la guerra. Prendiamo le risorse dalla corsa al riarmo per accentrarle sulla sanità, sui pronto soccorso, sulle liste d'attesa, sugli stipendi e le indennità di medici e infermieri. La vera trincea del Paese - conclude - è questa: il diritto alla salute è in codice rosso".

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