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Martedì 29 OTTOBRE 2024
Medici di famiglia e farmacisti. Gli italiani sempre soddisfatti dei servizi offerti. L’indagine Assosalute-SWG

La ricerca è stata presentata oggi nell’ambito di un largo confronto tra gli esponenti delle forze politiche e i vertici delle categorie professionali di medici e farmacisti e di rappresentanza dei cittadini, volto a delineare nuovi approcci alla salute.

In uno scenario di trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale e necessità di salvaguardare il diritto universale alla salute, quasi il 90% degli italiani ritiene importante aiutare le persone a essere maggiormente consapevoli della propria salute, sensibilizzando i cittadini anche sulle possibili soluzioni di cura per evitare abusi, sprechi di risorse e accessi impropri al sistema pubblico.

Questo è quanto emerge dalla ricerca condotta da ASSOSALUTE, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca SWG, presentata oggi nell’ambito di un largo confronto tra gli esponenti delle forze politiche e i vertici delle categorie professionali di medici e farmacisti e di rappresentanza dei cittadini, volto a delineare nuovi approcci alla salute.

Tale ricerca, in continuità con quella svolta nel 2022, analizza le abitudini di cura degli italiani e il loro il rapporto con i medicinali di automedicazione, nonché il ruolo cruciale dei professionisti sanitari di prossimità nel favorire una sanità territoriale più sostenibile e accessibile ai cittadini.

Gli italiani risultano, ancora una volta, ampiamente soddisfatti dei servizi offerti da farmacie e medici di famiglia con un gradimento elevatissimo e generalizzato.

Medici di medicina generale e farmacisti restano i primi interlocutori di salute sul territorio, a partire proprio dai più comuni disturbi di salute: le farmacie si confermano presidi sanitari diffusi e capillari e, in molti casi, rappresentano un fondamentale hub informativo per orientarsi tra i servizi e le prestazioni sanitarie possibili e per risolvere malanni quotidiani mentre il medico di famiglia resta una figura chiave, un riferimento costante per la malattia e la cura delle famiglie italiane.

Sono questi alcuni degli spunti approfonditi oggi durante la tavola rotonda “La trasformazione in atto del SSN: l’impegno del settore dell’automedicazione per la sanità territoriale”, promossa da ASSOSALUTE.

Nel quadro di un percorso di dialogo con le Istituzioni e, soprattutto, di responsabilizzazione dei cittadini in merito alla gestione della propria salute, ASSOSALUTE ha voluto offrire il proprio contributo al dibattito sull’accesso alle cure e alla sostenibilità del modello di presa in carico universalistico garantito dal Servizio Sanitario Nazionale, in virtù della esistente collaborazione con i principali referenti per la salute dei cittadini e delle diverse iniziative portate avanti con i suoi partner per favorire l’alfabetizzazione sanitaria quale elemento fondamentale per una presa in carico della salute a iniziare dalle scelte sul piano individuale.

In tal senso, il settore dei farmaci di automedicazione assume e potrà assumere in futuro un'importanza crescente, promuovendo un approccio alla salute e all’uso dei medicinali più autonomo e consapevole da parte dei cittadini. In una sanità in evoluzione, il ricorso ai farmaci di automedicazione rappresenta così una soluzione concreta per ridurre la pressione sul sistema, contribuendo alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.

Il 70% degli italiani è in grado di identificare il bollino rosso sorridente che contraddistingue i farmaci da banco e 2 italiani su 3 sanno che i farmaci di automedicazione non necessitano di prescrizione medica. Questo indica una buona conoscenza della popolazione riguardo alle caratteristiche e all’uso appropriato di questi medicinali, evidenziando quanto l’educazione sanitaria sia importante per promuovere una corretta gestione della propria salute.

“Da questo scenario – afferma Michele Albero, Presidente di Federchimica ASSOSALUTE” – “emerge con chiarezza un quadro dove il territorio esprime un potenziale reale di assistenza che può davvero contribuire a un Servizio Sanitario Nazionale più capace nel dare risposte di cura appropriate e tempestive là dove queste si manifestano. Questo può avvenire anche grazie a un approccio più maturo delle persone nelle scelte di salute e cura di disturbi lievi, grazie anche al supporto, dimostratosi ancora una volta irrinunciabile, di farmacisti e medici di famiglia. Occorre quindi – conclude il Presidente Albero” – “favorire lo sviluppo di modelli di presa in carico da parte dei referenti territoriali, per un equo accesso alle cure e prossimità dell’assistenza; incrementare le campagne di informazione e educazione al cittadino sui temi della salute, così da accrescere la cultura sanitaria del Paese; e, non da ultimo, favorire un appropriato allargamento dell'offerta di farmaci di automedicazione per rispondere in modo appropriato alla crescente responsabilità dei cittadini nelle decisioni che riguardano la propria salute, contribuendo, al contempo, a una maggiore sostenibilità del sistema pubblico”.

“È necessario un patto trasversale tra protagonisti del settore sanitario in senso ampio. In questo rientra il Sistema Sanitario Nazionale, con tutti i suoi pregi e difetti, il cittadino/utente, i medicini di medicina generale e le farmacie. Dobbiamo potenziare gli aspetti sinergici e smussare le criticità”, commenta la Senatrice Elisa Pirro Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Bilancio del Senato.

“È fondamentale promuovere un'informazione efficace tra i cittadini, affinché comprendano l'importanza della prevenzione, dei vaccini e dell'uso consapevole dei farmaci. Solo attraverso una sinergia tra i professionisti della salute, il terzo settore e le amministrazioni locali possiamo garantire che queste risorse siano accessibili a tutti, in particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione. La vera trasformazione del nostro sistema sanitario deve rispettare i principi dell'articolo 32 della Costituzione, mettendo sempre al centro la salute e il benessere collettivo”, commenta l’Onorevole Gian Antonio Girelli, Partito Democratico, Membro della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati.

"Il nostro sistema sanitario necessita di una riforma che consideri realmente il cittadino e il suo primo punto di contatto: le farmacie e i medici di medicina generale. Queste figure sono cruciali, specialmente nelle aree interne, dove spesso sono l'unico riferimento immediato per chi ha bisogno di un consiglio o di un supporto. Abbiamo bisogno di strumenti come il fascicolo sanitario elettronico nazionale, che renda accessibili tutte le informazioni del paziente, e di un potenziamento della medicina di prossimità. Solo così possiamo alleggerire le liste d'attesa e creare un servizio davvero universale e accessibile a tutti”, commenta la Senatrice Elena Murelli, Capogruppo della Lega in commissione Affari Sociali del Senato.

“La pandemia ha ulteriormente dato risalto al ruolo del farmacista, da sempre riconosciuto dai cittadini, ma anche all’interno del dibattito politico- istituzionale come presidio di prossimità per la salute dei cittadini. La crescente attenzione alla salute e alla qualità della vita si è accompagnata a una vera e propria ‘esplosione’ di informazioni, che spesso risultano confuse o contraddittorie. Il nostro compito oggi è fare chiarezza, offrendo ai cittadini un punto di riferimento solido e affidabile, non solo per guarire, ma per migliorare la propria salute e prevenire le malattie. Con medici, infermieri e tutti i professionisti della salute, lavoriamo per rispondere in modo integrato e concreto ai bisogni della popolazione”, commenta Andrea Mandelli Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI).

“C’è un grande bisogno di alfabetizzazione sanitaria. È molto positivo che, dopo il covid, i cittadini siano più attenti ai loro percorsi di salute e abbiano maggiore consapevolezza sull’uso responsabile dei farmaci. C’è comunque ancora tanto da fare per accrescere consapevolezza ed informazione, ad esempio nell’ambito del corretto uso degli antibiotici, per contrastare in particolare l’antimicrobico resistenza. Per questo la collaborazione con Assosalute è fondamentale”, commenta Anna Lisa Mandorino Segretario Generale di Cittadinanzattiva.

“La nostra missione è formare le nuove generazioni di medici, capaci di unire le informazioni acquisite con un'esperienza clinica pratica. È urgente una riforma profonda del sistema sanitario, poiché non possiamo più rimandare una revisione globale. Dobbiamo prepararci ad affrontare una demografia in cambiamento: entro il 2050, le persone anziane rappresenteranno una fetta sempre più ampia della popolazione. È fondamentale ripensare il sistema sanitario oggi, per garantire un futuro sostenibile e adeguato alle esigenze delle prossime generazioni”, ha commentato, Claudio Cricelli, Presidente Emerito della Società Italiana Medicina Generale e Cure Primarie (SIMG).

"La carenza di medici di medicina generale è un problema che attraversa tutta l'Europa, con professionisti che cercano opportunità all'estero. È cruciale non solo attrarre nuovi talenti, ma anche creare un sistema sanitario stabile e sostenibile, in cui la prossimità e l'accessibilità e la libera scelta del cittadino siano priorità. In Italia, la diminuzione della soddisfazione per l'assistenza medica di prossimità e il calo nei posti di formazione evidenziano la necessità di ripensare la professione, affinché i cittadini possano scegliere il proprio medico di fiducia e non sentirsi obbligati a una scelta senza alternative”, ha commentato Fiorenzo Corti, Vicesegretario Nazionale della Federazione Italiana Medici Medicina Generale (FIMMG).

“Studi recenti, come quello di SWG, confermano una popolazione sempre più consapevole della propria salute e dei farmaci di automedicazione, con un alto livello di fiducia nelle farmacie. È significativo che le farmacie siano distribuite capillarmente su tutto il territorio nazionale, anche nelle aree economicamente meno vantaggiose, grazie al sistema della pianta organica, spesso frainteso ma fondamentale per garantire l’accesso ai servizi. Un altro dato rilevante è l’87% degli utenti che indicano una farmacia di fiducia, elemento che rafforza il ruolo di vicinanza e affidabilità delle farmacie per le nostre comunità”, commenta Michele Pellegrino Calace, Tesoriere di Federfarma.

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