quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Lunedì 28 OTTOBRE 2024
Torna Together Against RSV, campagna di informazione sul Virus Respiratorio Sinciziale nei bambini nel primo anno di vita
Il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV), nel primo anno di vita dei bambini, può associarsi a gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore e aumentare, nel lungo periodo, il rischio di asma e respiro sibilante. Per sensibilizzare e dare informazioni corrette ai genitori torna la campagna Together Against RSV di Sanofi, che gode del patrocinio scientifico di SIP, SIN SitI e FIMP . Novità nella cura: l’anticorpo monoclonale nirsevimab.
Con l’avvio anche in Italia delle prime campagne di immunizzazione universale contro il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) per tutti i bambini nel loro primo anno di vita, torna Together Against RSV di Sanofi, una campagna di sensibilizzazione che conta sul patrocinio scientifico di SIP (Società Italiana di Pediatria), SIN (Società Italiana di Neonatologia), SItI (Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica) e FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatrici) e che si avvale della collaborazione del network di FattoreMamma.
Attraverso il portale web dedicato www.togetheragainstrsv.it e una serie di iniziative di comunicazione diversificate, il progetto di Sanofi si propone di dare informazioni alle famiglie sul Virus Respiratorio Sinciziale in modo semplice ma autorevole, affinché tutti possano conoscere i rischi associati a questa patologia per i bambini che nella stagione si espongono al virus per la prima volta, “leggere” tempestivamente i sintomi del virus e sapere a chi rivolgersi per aderire alla campagna di immunizzazione predisposta dalla propria Regione.
Il Virus Respiratorio Sinciziale è la principale causa di infezioni respiratorie pediatriche a livello globale; è inoltre la causa più frequente di ospedalizzazione nei neonati e nei bambini – specialmente entro il primo anno di vita. È associato a gravi infezioni del tratto respiratorio inferiore (LRTI) – come bronchioliti e polmoniti – e aumenta il rischio di sviluppare asma e respiro sibilante ricorrente nel lungo periodo
Tutti i neonati e bambini alla loro prima stagione di RSV sono a rischio di sviluppare una forma di infezione severa, come bronchiolite e polmonite, tale da richiedere assistenza medica, ambulatoriale o ospedaliera, anche di tipo intensivo.
Lo spot radiofonico
Per diffondere ancora più capillarmente il messaggio. quest’anno Together Against RSV lancia uno spot radiofonico in cui Lodovica Comello – attrice, cantante, conduttrice televisiva e radiofonica – invita mamme e papà a prepararsi alla stagione RSV e a condividere con il proprio pediatra di fiducia informazioni e consigli rispetto alle prime campagne di immunizzazione universale contro il Virus Respiratorio Sinciziale.
Lo spot sarà trasmesso dalle principali emittenti radiofoniche nazionali per sei settimane, a partire dalla fine di ottobre.
Contemporaneamente Together Against RSV sarà presente sul web, con la pediatra Valentina Paolucci (@ladottoressadeibambini) e altre personalità dei social – anche in occasione della Baby Shower Week promossa da FattoreMamma – e darà vita a serie di attività informative su community social come Will media.
Per supportare l’attività informativa di pediatri ed igienisti nei confronti delle famiglie, oltre al Diario del bebè – distribuito direttamente a tutti i neogenitori in circa 260 punti nascita sul territorio italiano – sono stati realizzati e diffusi altri materiali divulgativi ad hoc.
La novità nirsevimab
“E’ ora disponibile anche in Italia la prima soluzione innovativa che risponde ad un bisogno clinico finora insoddisfatto, la protezione di tutti i bambini dal Virus Respiratorio Sinciziale – osserva Mario Merlo, General Manager Sanofi Vaccini Italia – Sanofi auspica l’inserimento dell’anticorpo monoclonale nirsevimab nel futuro Calendario Nazionale di Immunizzazione, affinché sia garantito un accesso equo alla prevenzione su tutto il territorio nazionale. Oggi è cruciale unire le forze affinché i neogenitori siano informati e consapevoli delle opportunità innovative di prevenzione finalmente disponibili”.
Continua Merlo: “Noi confermiamo il nostro impegno: essere al fianco della sanità pubblica per vincere le sfide della prevenzione e accrescere la fiducia verso la scienza e l’innovazione. Grazie al nostro approccio all’Immunoscience – ovvero la scienza che studia il sistema immunitario – vogliamo dare il nostro contributo scientifico a nuove frontiere della medicina non solo per trattare le malattie ma anche a prevenirle, affrontando le sfide della scienza della vita”.
Nirsevimab ha dimostrato nei trial clinici un’efficacia elevata nella riduzione delle infezioni respiratorie da virus respiratorio sinciziale che richiedono assistenza medica, sia ambulatoriale che ospedaliera4confermata, inoltre, in numerosi studi real world condotti nei Paesi che hanno già implementato una strategia di prevenzione universale del Virus con nirsevimab, nella stagione 2023/2024 come Francia, Spagna e Stati Uniti, dimostrando fino al 90% di efficacia nella riduzione delle ospedalizzazioni da RSV.
“Il virus respiratorio sinciziale (RSV) è la principale causa di infezioni respiratorie, tra cui bronchiolite e polmonite, nei bambini entro il primo anno di vita – sottolinea Luigi Orfeo, Presidente SIN, Società Italiana di Neonatologia – È anche una delle principali cause di ospedalizzazione e conseguenti ricoveri in terapia intensiva, con la maggior parte dei ricoveri per RSV che si verificano in neonati sani nati a termine e che comporta anche un pesante carico sanitario. Questo virus non solo rappresenta una minaccia immediata, ma può anche avere un impatto duraturo sulla salute dei nostri piccoli, aumentando il rischio di broncospasmo ricorrente nel corso della loro vita. L’anticorpo monoclonale ha dimostrato di essere uno strumento di prevenzione sicuro ed efficace nella riduzione del carico di malattia associato a RSV negli studi registrativi e negli studi real-word condotti nei Paesi che hanno già adottato una strategia universale di immunizzazione. Ora, anche in Italia possiamo finalmente contare su questo”.
“La prevenzione è una leva fondamentale per fermare la diffusione di un virus come il virus respiratorio sinciziale – aggiunge Annamaria Staiano, Presidente SIP, Società Italiana di Pediatria – Oggi abbiamo a disposizione un anticorpo monoclonale di nuova generazione che può essere somministrato per immunizzare tutti i bambini, sia nati a termine che nati pretermine, sia nati sani che nati con condizioni cliniche. Ora, per la prima volta in tutta Italia, abbiamo l’opportunità di proteggere tutti i bambini durante la loro prima stagione epidemica. È fondamentale che i genitori siano consapevoli di questa innovazione, perché la salute dei piccoli dipende da scelte informate e tempestive”.
“Noi pediatri del territorio ci impegniamo con passione e determinazione nell’educazione sanitaria delle famiglie, accompagnandole in ogni fase della crescita dei loro figli – è l’opinione di Antonio D’Avino, Presidente FIMP, Federazione Italiana Medici Pediatrici – È fondamentale che i genitori dei bambini più piccoli sappiano riconoscere i sintomi del virus respiratorio sinciziale e individuare le possibili complicanze. Soprattutto è indispensabile informare e orientare le famiglie italiane rispetto a uno strumento di immunizzazione oggi disponibile per tutti i neonati. Mettere al corrente i genitori di questa opportunità è essenziale per prevenire complicanze e ridurre il rischio di ospedalizzazione”.
“Il virus respiratorio sinciziale è un virus che colpisce quasi tutti i bambini entro i primi due anni di vita e, se sottovalutato, può avere gravi conseguenze sulla loro salute, rappresentando quindi un’importante priorità di sanità pubblica – conclude Roberta Siliquini Presidente SItI, Società Italiana d’Igiene, Medicina preventiva e sanità pubblica – Oggi, però, abbiamo un’arma efficace: un’immunizzazione specifica che è finalmente disponibile per tutti i bambini nel primo anno di vita. La lotta contro l’RSV deve essere un impegno condiviso: pediatri, operatori sanitari, aziende e strutture pubbliche devono lavorare insieme per implementare una campagna di immunizzazione di successo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA