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Lunedì 28 OTTOBRE 2024
Ospedale di Lanciano. Marsilio: “Standard di assistenza garantiti in rianimazione”
Il reparto era stato chiuso per lavori di manutenzione e poi ripaerto con due posti letto che, dice Marsilio, “sono sufficienti per il fabbisogno dell’utenza ospedaliera. Il vero problema è la carenza strutturale di anestesisti”. E sottolinea come la riduzione dei posti letto da 6 a 2 in rianimazione abbia consentito di raddoppiare il numero degli interventi chirurgici “dal momento che gli anestesisti sono stati riconvertiti nell’attività di assistenza in sala operatoria”.
“Nessuno ha tolto all’ospedale di Lanciano i posti letto di rianimazione che servono a Lanciano. Al momento, ne sono operativi due che sono sufficienti per il fabbisogno dell’utenza ospedaliera e questo consente anche di garantire la funzionalità dei posti letto dell’Utic, la cui struttura dovrà subire importanti interventi di ristrutturazione”. Così il presidente della Giunta regionale dell’Abruzzo, Marco Marsilio, è intervenuto negli scorsi giorni a Lanciano, nella sede municipale, ad un incontro sulla sanità frentana nel corso del quale si è fatto il punto sul futuro dell’ospedale Renzetti all’indomani della chiusura dell’Utic, il reparto di unità intensiva coronarica. La chiusura si è resa necessaria per motivi di sicurezza, appena dopo la conclusione dei lavori di ristrutturazione della rianimazione che hanno, tra l’altro, consentito di eliminare anche l’amianto.
“Il vero problema, - ha sottolineato Marsilio - è la carenza strutturale di anestesisti. Infatti, a chi grida allo scandalo perché non sarebbero più disponibili i sei posti letto iniziali di rianimazione, bisognerebbe anche spiegare che il numero di quei posti letto era almeno tre volte tanto quelli previsti dalle normative sanitarie. Il fabbisogno assistenziale di emergenza-urgenza in rianimazione all’ospedale di Lanciano a servizio di tutta l’area frentana è, comunque, assicurato nonostante questo temporaneo ridimensionamento. Non è un caso - ha proseguito Marsilio - se poi questa rimodulazione dei posti letto abbia consentito addirittura di raddoppiare il numero degli interventi chirurgici effettuati all’ospedale di Lanciano dal momento che gli anestesisti sono stati riconvertiti nell’attività di assistenza in sala operatoria”.
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