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Giovedì 24 OTTOBRE 2024
Manovra. Fnopo: “Non siamo professionisti di serie B. Per le Ostetriche stanziare gli stessi fondi attribuiti agli infermieri”

“Non è accettabile che non ci siano i fondi per riconoscere e valorizzare tutte le professioni sanitarie nel medesimo modo. In particolare quella delle Ostetriche/i che, in più occasioni e in virtù delle particolari e delicate funzioni svolte, hanno chiesto che la loro professione fosse trattata alla stessa stregua di quella infermieristica. E, invece, anche la Manovra 2025 potrebbe creare trattamenti di serie A e di serie B".

“Ancora una volta, le professioni sanitarie che vantano un numero minore di professionisti, rispetto ad altre, sono state penalizzate dalle scelte politiche”, dice Silvia Vaccari, Presidente della Fnopo, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica - che rappresenta 21mila Ostetriche/i -, commentando quanto contenuto nel testo della legge di Bilancio, approvato nei giorni scorsi in Consiglio dei Ministri e firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ormai pronto per l'esame parlamentare.

“Non è accettabile che non ci siano i fondi per riconoscere e valorizzare tutte le professioni sanitarie nel medesimo modo. In particolare quella delle Ostetriche/i che, in più occasioni e in virtù delle particolari e delicate funzioni svolte, hanno chiesto che la loro professione fosse trattata alla stessa stregua di quella infermieristica. E, invece, anche la Manovra 2025 potrebbe creare trattamenti di serie A e di serie B. Per gli infermieri, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale, è stato richiesto un incremento degli importi complessivi lordi di 35 milioni di euro per l’anno 2025 e di 285 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. Per le Ostetriche l’incremento per il 2025 è di circa 7 euro lordi al mese, che arriverà ad 80 dal 2026. Una disparità di trattamento totalmente ingiustificato. La Fnopo, pertanto, esprime il suo totale disappunto al testo della legge di Bilancio così come attualmente redatto”, conclude la Presidente Vaccari

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