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Giovedì 24 OTTOBRE 2024
Piano nazionale per le malattie cardio-cerebrovascolari. La commissione Affari sociali della Camera approva tre risoluzioni

Le risoluzioni, di maggioranza e opposizione, impegnano il governo tra le altre cose a valutare l'elaborazione di un piano nazionale che sia in continuità con il piano nazionale di prevenzione ed il piano nazionale cronicità; affrontare le principali criticità concernenti la presa in carico dei pazienti; assegnare un'adeguata quota di risorse finanziarie affinché siano attivati screening e sistemi di alert specifici per la popolazione che presenta fattori di rischio.

Nella giornata di ieri la commissione Affari sociali della Camera ha approvato tre risoluzioni, di maggioranza e opposizione, con le impegna il governo ad elaborare un Piano nazionale per le malattie cardio-cerebrovascolari.

Tra i numerosi impegni per il governo presenti nei testi presentati a prima firma da Francesco Ciancitto (FdI), Andrea Quartini (M5S) e Ilenia Malavasi (Pd), troviamo innanzitutto la richiesta di elaborare un piano nazionale che sia in continuità con il piano nazionale di prevenzione ed il piano nazionale cronicità. E poi, affrontare le principali criticità concernenti la presa in carico dei pazienti affetti da malattie cardiovascolari e cerebrovascolari: dalle attività di prevenzione primaria e secondaria e di diagnosi precoce, all'aderenza terapeutica, all'accesso all'innovazione tecnologica e farmacologica, alla continuità di cura tra i diversi setting assistenziali, sfruttando anche la telemedicina e gli altri strumenti della sanità digitale fino al coinvolgimento e l'educazione sanitaria (cosiddetto empowerment) del paziente.

Valutare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'opportunità di adottare ogni iniziativa di competenza volta a stanziare, anche in occasione del prossimo disegno di legge di bilancio, adeguate e specifiche risorse economiche per l'implementazione delle attività che verranno individuate dal predetto Piano nazionale e per la ricerca e sviluppo di nuovi farmaci. Valutare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'opportunità di destinare, anche nell'ambito di specifici provvedimenti di natura economico finanziaria, un'adeguata quota di risorse finanziarie affinché siano attivati screening e sistemi di alert specifici per la popolazione che presenta fattori di rischio non reversibili come l'età, la familiarità/fattori genetici, il genere e l'etnia nonché per la popolazione che presenti almeno uno dei seguenti fattori di rischio: diabete mellito, dislipidemie, con ipertensione arteriosa, fibrillazione atriale (Fa), cardiopatie o vasculopatie.

Adottare iniziative volte a ridurre le barriere burocratiche per la prescrizione di farmaci innovativi di comprovata efficacia e sicurezza procedendo anche ad un ampliamento e aggiornamento dei codici disponibili (Drg) affine di riconoscere le innovazioni. E valutare, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, l'opportunità di istituire e finanziare un programma sperimentale pluriennale di diagnosi precoce delle patologie cardiache della persona anziana, a partire dal compimento del settantesimo anno di età e a prevedere ed implementare programmi di medicina di popolazione, attenti ai fattori di rischio primario e secondario, anche geneticamente determinati, attraverso strumenti di stratificazione del rischio.

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