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Mercoledì 23 OTTOBRE 2024
Napoli. Muore il cane, padroni assaltano personale dell’ospedale universitario
A raccontarlo, sui social, il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, che ha raccolto le segnalazioni e pubblicato alcuni video. Il cane era stato portato presso il Dipartimento di Medicina veterinaria della Federico II ma è deceduto nonostante i tentativi del personale. Così è scattata la vendetta. La vicenda confermata da uno studente, che sui professionisti aggrediti commenta: “Tutte persone perbene vittime di questi selvaggi”.
“Egregio Borrelli sono uno studente. Oggi c'è stata un'aggressione ai sanitari alla facoltà di medicina veterinaria di Napoli ad opera di alcuni soggetti a cui è morto il cane. Gli aggrediti sono tutti professori (…). Tutte persone perbene vittime di questi selvaggi”. È questa la segnalazione arrivata al deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli, che l’ha rilanciata sui social, insieme ad altri video che offrono dettagli di quanto accaduto.
Si è trattato, riferisce Borrelli sui social, di “un vero e proprio raid organizzato e messo in atto per vendicare la morte del cane. Alcune persone, per un’emergenza medica, avevano portato il proprio cane presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria della Federico II di Napoli affinché gli fosse prestato soccorso dopo averlo curato in una clinica privata. Nonostante i tentativi del personale, l’animale è però deceduto. Così è scattata la vendetta. I padroni dell’animale domestico hanno avvertito amici e familiari chiedendo loro di raggiungerli al dipartimento allo scopo di metterlo a ferro e fuoco. Una decina di persone hanno aggredito, dopo un acceso diverbio, il personale medico e i tirocinanti universitari”.
“La classica spedizione punitiva in stile criminale questa volta dopo il decesso di un cane. Gli studenti universitari sono stati portati nelle aule sopra, due medici sono stati aggrediti brutalmente. Addirittura due delle donne hanno divelto i pali di ferro dal prato del cortile. I carabinieri sono arrivati mezz'ora dopo, loro continuavano a minacciare e inveire anche contro di loro. Per nostra fortuna siamo riusciti, cani, gatti e animali vari al seguito, ad uscire. Possibile mai che ogni giorno questi violenti creino problemi, e danni? Ci va di mezzo chi lavora e, gli animali e chi li accompagna”, le parole con cui chi ha assistito all’assalto ha raccontato l’episodio al deputato.
“Siamo alla più totale ed inequivocabile barbarie – ha commentato Borrelli -. Dagli ospedali ai centri per animali nulla cambia, la violenza entra con facilità, troppa, e ne esce spesso indisturbata ed impunita. L’emergenza va oltre l’allarme rosso, qui si scatena la follia in ogni luogo pubblico, dagli ospedali alle poste, dallo stadio agli autobus. Non si tratta soltanto di tutelare il personale sanitario, come era stato promesso e come noi chiediamo da anni ed anni, senza però che nulla di concreto sia stato fatto, ma di prevenire il fenomeno e perseguire seriamente violenti e criminali che pensano di far valere le proprie ragioni, anche se inesistenti, a suon di pugni, calci, coltellate e a volte qualcosa di peggio. Noi esprimiamo la nostra piena solidarietà ai medici e gli studenti oggi coinvolti ma le nostre parole, né quelle di nessun altro, servirà a proteggere lavoratori e cittadini da una tribù, sempre più numerosa, di barbari e trogloditi. Basta con le promesse, basta le ipocrisie, questa gentaglia va resa inoffensiva”.
“Non è il cittadino perbene – ribadisce Borrelli - a dover essere schiavo di questi, casomai il contrario. Ancora una volta i violenti e delinquenti ci hanno fatto capire che la tolleranza a oltranza devasta totalmente la nostra società “.
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