quotidianosanità.it
Il dibattito che si è aperto sulla prescrizione da parte degli Infermieri che avranno conseguito una laurea magistrale ad indirizzo clinico richiede che ci si chiarisca su alcune coordinate di sistema. Ha ragione il Ministro della salute, Orazio Schillaci quando invita a non avere paura dei cambiamenti. La Fno Tsrm e Pstrp è da tempo impegnata in modo coraggioso a favore di un processo evolutivo delle professioni Tsrm e Pstrp che, dando per scontato il cambiamento, ha due elementi concettuali fondanti: (1) la consapevolezza che in sanità una quota rilevante di competenze è condivisa o condivisibile (task-sharing), ovvero è o dovrebbe essere di legittimo appannaggio di due o più professioni sanitarie, a volte persino di tutte; (2) la distinzione tra fine e mezzi, riconoscendo solo il primo come tipico e riservato di ogni singola professione sanitaria, mentre i secondi sono a disposizione potenziale di ognuna di esse, a patto che ne facciano un uso coerente con il loro rispettivo fine, tipico e riservato.
stampa | chiudi
Lunedì 21 OTTOBRE 2024
Prescrizione professioni sanitarie. Fno Tsrm Pstrp: “Si abbia il coraggio di cambiare tutti insieme”
In relazione ad ogni singola professione sanitaria, la domanda alla quale dobbiamo rispondere non è se possa o meno prescrivere, bensì, cosa ognuna di esse possa prescrivere, con quali competenze, all’interno di quale organizzazione, secondo quali modalità e, soprattutto, con quali finalità, dando per certo che, nei limiti appena richiamati, tale funzione le riguardi, con le correlate e commisurate responsabilità
Dal nostro punto di vista, affermare che la prescrizione è prerogativa esclusiva di una determinata professione sanitaria, significa riconoscerla come fine tipico e riservato di quella professione, mentre dovrebbe essere intesa quale mezzo a disposizione di ogni singola professione sanitaria, per quel che le è proprio.
Pertanto, in relazione ad ogni singola professione sanitaria, la domanda alla quale dobbiamo rispondere non è se possa o meno prescrivere, bensì, cosa ognuna di esse possa prescrivere, con quali competenze, all’interno di quale organizzazione, secondo quali modalità e, soprattutto, con quali finalità, dando per certo che, nei limiti appena richiamati, tale funzione le riguardi, con le correlate e commisurate responsabilità.
Il nostro modello concettuale ci pare concreto, moderno, attuabile, adattabile, sostenibile e, nei termini sopra indicati, sicuro ed efficace. Inoltre, risponde alla duplice esigenza di favorire, da una parte, la flessibilità del sistema e, dall’altra, la piena valorizzazione di tutte le professioni sanitarie.
Siamo convinti che il sistema sia pronto ad accogliere questi cambiamenti, di cui ha bisogno e che sta aspettando.
Si deve guardare al futuro anche con coraggio; il coraggio di cambiare, tutti, tutti insieme.
Teresa Calandra
Presidente Fno Tsrm e Pstrp
© RIPRODUZIONE RISERVATA