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Giovedì 13 DICEMBRE 2012
Sostenibilità del Ssn. Cgil: “No a sanità privata per ricchi e pubblica per poveri”

I leader di Fp Cgil e Fp Cgil Medici, Cecilia Taranto e Massimo Cozza, contestano le proposte avanzate oggi da Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera. “La scommessa della sostenibilità del Ssn si vince con l'uso appropriato di risorse che garantiscano i livelli essenziali di assistenza per tutti”.

Non piacciono al segretario nazionale Fp Cgil, Cecilia Taranto, e al segretario nazionale Fp Cgil Medici, Massimo Cozza, i contenuti dell’analisi di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi pubblicata oggi sul Corriere della sera: “Porterebbe inevitabilmente a due sanità: una privata ricca, per i ricchi, e una pubblica povera, per i poveri”. Ipotesi che i due sindacalisti rifiutano categoricamente.

Per Alesina e Giavazzi “lo Stato regala troppi servizi ai ricchi, ad esempio servizi sanitari gratuiti a tutti senza distinzione di reddito”, ma non avrebbe molto senso “tassare il 50% del reddito delle fasce più alte per poi restituire loro servizi gratuiti”. Infatti, si chiedono Alesina e Giavazzi, “non sarebbe meglio se quei servizi li pagassero, a fronte di una riduzione dell'imposizione fiscale?”.

Così non è, secondo Taranto e Cozza. “Abbattere il principio fondante per il quale ciascuno deve contribuire in base a quello che ha e ricevere cure in base ai propri bisogni di salute – affermano i due sindacalisti - significherebbe ledere un diritto riconosciuto come fondamentale dalla nostra Costituzione”.

“La scommessa della sostenibilità del servizio sanitario nazionale, che costa meno in Italia rispetto a Francia, Germania e Regno Unito, e molto meno rispetto agli Usa – concludono Taranto e Cozza -, si vince con una sua riorganizzazione e riqualificazione con l'uso appropriato di risorse che garantiscano i livelli essenziali di assistenza per tutti”.
 

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