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Mercoledì 16 OTTOBRE 2024
Manovra. Zaia: “Positiva, va nella giusta direzione. Aumento fondi sanità una boccata d’ossigeno”   

“Leggo che i fondi in più dovrebbero servire per un nuovo Piano di assunzione di medici e infermieri e garantire un aumento delle retribuzioni, anche con l’introduzione di una flat tax sulle indennità. Basterà? Non lo so, ma è sicuramente un significativo passo avanti”, dice il presidente del Veneto. Per Zaia, “nel corso del tempo ci sarà anche da valutare come sostenere l‘ingresso nel sistema delle alte tecnologie e dell’informatica”.

“Una prima valutazione della manovra finanziaria del Governo è certamente positiva. Si va nel senso giusto, a cominciare dall’aumento della dotazione per la sanità, e per un certo rigore nella destinazione di spesa che serve come l’aria”. E’ questo il primo commento del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla manovra varata dal Governo.

“La sanità in particolare – dichiara Zaia in una nota - deve poter invertire il trend che vede sempre meno giovani attratti dalla professione, con i concorsi di specialità che non riescono a coprire i posti messi a disposizione, come nel recentissimo caso del concorso regionale di Padova per la Medicina di Base, dove sono rimasti scoperti 100 posti su 248. Leggo che i fondi in più dovrebbero servire per un nuovo Piano di assunzione di medici e infermieri e garantire un aumento delle retribuzioni, anche con l’introduzione di una flat tax sulle indennità. Basterà? Non lo so, ma è sicuramente un significativo passo avanti, così come, notizia di oggi, lo è lo stop dei test per l’accesso a medicina presentato oggi in Senato”.

“Il lavoro per rilanciare il settore che sta più a cuore ai cittadini – aggiunge Zaia – deve continuare senza sosta, ad esempio individuando modalità operative per difendere i nostri sanitari dalle sempre più frequenti aggressioni e valutando attentamente le caratteristiche delle richieste di risarcimento, un’altra realtà che allontana i giovani dalla professione”.

“Nel corso del tempo ci sarà anche da valutare come sostenere l‘ingresso nel sistema delle alte tecnologie e dell’informatica. In Veneto vi dedichiamo da anni 70 milioni l’anno, reperiti dal bilancio regionale, e sono soldi che garantiscono un ritorno straordinario in qualità delle diagnosi e delle cure”, conclude il presidente del Veneto.

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