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Mercoledì 16 OTTOBRE 2024
Peste suina. Gemmato: “Nuove aperture all’export di prodotti suini verso Canada e Usa”
Risultati che, ha detto il sottosegretario, “confermano l’impegno del nostro Governo nel tutelare e promuovere l'eccellenza del Made in Italy nel mondo e dimostrano la fiducia dei mercati internazionali nell’efficacia della nuova strategia di contrasto alla PSA che l’Italia sta attuando ”. Il lavoro prosegue per “garantire ai nostri produttori nuove opportunità di export a beneficio dell’intero settore suinicolo e del sistema occupazionale del settore”.
“L’azione politica che abbiamo condotto in un contesto così difficile segnato dall’epidemia di PSA, ha determinato un significativo miglioramento all’export di prodotti suini verso il Canada e gli Stati Uniti a dimostrazione della costante attenzione di questo Governo all’intero comparto suinicolo colpito da questa malattia. Abbiamo semplificato l’applicazione delle misure sanitarie previste per l'export verso due Paesi che per questo settore sono fra i più importanti dal punto di vista economico”. Lo annuncia, in una nota, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato.
“In particolare – spiega Gemmato - l'Italia è il primo Paese europeo con casi di PSA ad ottenere dal Canada il via libera per l'export di prosciutti e prodotti stagionati oltre sei mesi anche da stabilimenti di trasformazione localizzati in zone di restrizione istituite a seguito della diffusione della malattia nella popolazione del cinghiale selvatico. Dopo una lunga e complessa negoziazione, il Canada ha accolto le richieste avanzate dai tecnici del Ministero della Salute italiano che hanno evidenziato, in sinergia con la Commissione UE, l’elevato grado di sicurezza alimentare dei processi produttivi così come l’ottimale livello di garanzie offerte dall’attuale strategia di contrasto alla PSA”.
“Grazie al miglioramento delle misure di controllo della malattia che abbiamo applicato - ha proseguito il Sottosegretario - nel quadro delle regole sanitarie previste dalla norma statunitense siamo nelle condizioni di esportare con ragionevole sicurezza verso gli Stati Uniti prosciutti stagionati 400 giorni prodotti a partire da carni di animali sani anche se allevati in zone di restrizione per la presenza della PSA. L’efficienza del sistema nazionale di sanità pubblica veterinaria sta offrendo oggi maggiori garanzie che consentono di porre rimedi alla crescente difficoltà di reperire materie prime per la produzione dei prosciutti DOP ampliando così le opportunità per il settore dell’allevamento suinicolo”.
"Questi risultati – ha concluso Gemmato - confermano l’impegno del nostro Governo nel tutelare e promuovere l'eccellenza del Made in Italy nel mondo e dimostrano la fiducia dei mercati internazionali nell’efficacia della nuova strategia di contrasto alla PSA che l’Italia sta attuando in contesti difficili come quello attuale. Continueremo a lavorare con determinazione per intensificare la lotta alla diffusione della PSA sull’intero territorio nazionale e garantire ai nostri produttori nuove opportunità di export a beneficio dell’intero settore suinicolo e del sistema occupazionale che afferisce a questo settore”.
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