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Giovedì 13 DICEMBRE 2012
Umbria. Marini: “Servono investimenti su sanità pubblica e universale”

Intervenendo sul tema della sostenibilità del Ssn, la governatrice ha evidenziando come “per la prima volta il Fondo sanitario nazionale sia diminuito e non è affatto vero che i tagli in sanità non incidono su qualità e quantità delle prestazioni”. Per l’Umbria 150 mln in meno nel triennio 2013-2015.

“La sostenibilità non solo finanziaria, ma dello stesso modello sanitario pubblico ed universalistico, come lo ha voluto la riforma di oltre trenta anni fa, sarà uno dei temi centrali dell’agenda politica del prossimo Parlamento”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della inaugurazione della nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica in dotazione all’ospedale della Media Valle del Tevere, a Pantalla di Todi.

“Per la prima volta, dal prossimo anno, le Aziende sanitarie dovranno predisporre i bilanci partendo dal segno ‘meno’ – ha detto la presidente - perché per la prima volta il Fondo sanitario nazionale è stato diminuito e non è affatto vero che i tagli in sanità non incidono su qualità e quantità delle prestazioni. Si tratta, infatti, di riduzioni di risorse che rischiano al contrario di mettere in discussione, appunto, il modello universalistico e pubblico della sanità”.

La presidente Marini ha quindi spiegato che nel 2013 ci sarà “l’effetto concentrico delle sei manovre finanziarie che hanno via via ridotto le risorse per la sanità che, per la sola Umbria, nel triennio 2013-2015 significheranno 150 milioni di euro in meno”.

“Personalmente – ha sostenuto la presidente - continuo a credere in un sistema sanitario pubblico ed universalistico e respingo l’idea di un sistema che apra ad un livello di sanità privata di tipo integrativo. Ritengo, inoltre, che anche in una situazione difficile per l’economia generale un Paese deve saper scegliere di continuare ad investire risorse per la salute dei cittadini, realizzando risparmi ed economie in altri settori”.
“Se l’Umbria è, orgogliosamente, regione benchmark – ha aggiunto - vuol dire che qui si è realizzato un grande lavoro di squadra, che ha visto insieme i diversi livelli di governo, i professionisti e gli operatori della sanità e gli stessi cittadini. Ed in Umbria non vogliamo rinunciare alla sfida della sostenibilità finanziaria del nostro sistema, pur in presenza di minori risorse. Posso dire oggi, per fortuna abbiamo realizzato la riforma e riorganizzazione della sanità regionale ed entro la fine dell’anno la Giunta regionale assumerà tutti gli atti necessari a far entrare a regime il nuovo assetto della sanità dal prossimo gennaio. Una riforma che ci consentirà di realizzare quei risparmi necessari per poter continuare a garantire ai nostri cittadini il pieno rispetto del diritto alla salute”.

“Inaugurando oggi una importante apparecchiatura ad alta tecnologia – ha concluso la presidente - voglio ribadire che in Umbria non vogliamo nemmeno rinunciare alla scommessa di poter effettuare investimenti per l’innovazione tecnologica. Dovremo farlo attingendo alle risorse regionali, poiché da ben sei anni il Governo non ha più stanziato nemmeno un centesimo a questo scopo”.

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