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Lunedì 14 OTTOBRE 2024
Rischio di meningioma con Medrossiprogesterone acetato. Da Aifa nota con misure per minimizzarlo
E' stato evidenziato un aumento del rischio nello sviluppo di meningioma con l’utilizzo di dosi elevate di medrossiprogesterone acetato (tutte le formulazioni iniettabili e orali ≥100 mg), prevalentemente dopo un uso prolungato (alcuni anni). Questo per l’indicazione contraccettiva (non autorizzata in Italia) o non oncologica.
Pfizer, in accordo con l’Agenzia Europea dei Medicinali e l’Agenzia Italiana del Farmaco, ha inviato una nota informativa ai medici per informare che è stato evidenziato un aumento del rischio nello sviluppo di meningioma con l’utilizzo di dosi elevate di medrossiprogesterone acetato (tutte le formulazioni iniettabili e orali ≥100 mg), prevalentemente dopo un uso prolungato (alcuni anni). Questo per l’indicazione contraccettiva (non autorizzata in Italia) o non oncologica.
I medicinali contenenti alte dosi di medrossiprogesterone acetato sono dunque controindicati nei pazienti con meningioma o con una storia clinica di meningioma. Se viene diagnosticato un meningioma in pazienti trattati con dosi elevate di medrossiprogesterone acetato, il trattamento deve essere interrotto. Per le indicazioni oncologiche: se viene diagnosticato un meningioma in pazienti trattati con alte dosi di medrossiprogesterone acetato, la necessità di continuare il trattamento deve essere attentamente riconsiderata, caso per caso, tenendo conto dei benefici e dei rischi per il paziente.
I pazienti trattati con dosi elevate di medrossiprogesterone acetato devono essere monitorati per segni e sintomi di meningioma in accordo alla pratica clinica.
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