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Martedì 08 OTTOBRE 2024
Liste di attesa. Schillaci: “A breve decreti attuativi, primi risultati entro l’anno”. E sulla percentuale rispetto al Pil da dedicare alla sanità dice: “Serve un piano per avvicinarci al 7%”

Il ministro della Salute ne ha parlato oggi ospite di `Coffee Break´ su La7. “Stiamo ultimando la piattaforma con Agenas che permetterà di monitorare con attenzione le richieste e i ritardi. Con questa legge - rivendica - abbiamo introdotto un metodo serio, scientifico per verificare puntualmente regione per regione, Asl per Asl, quali prestazioni mancano in modo tale che il pubblico si rinforzi”

“Il primo decreto attuativo” relativo alle liste di attesa “è già all'esame della Conferenza Stato-Regioni, gli altri verranno ultimati a breve. Credo che già entro la fine dell'anno i cittadini potranno vedere i primi risultati” sulle code per visite ed esami. “E' chiaro che ci vuole la piena partecipazione delle Regioni a questo progetto, l'abbiamo voluto fortemente insieme a loro”. Lo ha evidenziato oggi il ministro della Salute Orazio Schillaci, ospite di `Coffee Break´ su La7.

Quello delle liste d'attesa “è un problema annoso, noi vogliamo che finalmente chi deve fare un esame, lo faccia nei tempi previsti”. Schillaci ricorda che “la legge dà la possibilità di effettuare gli esami nel privato convenzionato o in regime di intramoenia, ma facendo pagare al cittadino il solo ticket. Un altro aspetto significativo è quello di avere nelle regioni un Cup unico di prenotazioni che metta insieme le prestazioni che può offrire il pubblico e il privato convenzionato. Soprattutto stiamo ultimando la piattaforma con Agenas che permetterà di monitorare con attenzione le richieste e i ritardi. Con questa legge - rivendica - abbiamo introdotto un metodo serio, scientifico per verificare puntualmente regione per regione, Asl per Asl, quali prestazioni mancano in modo tale che il pubblico si rinforzi”.

Infine, relativamente a una domanda sulla percentuale rispetto al Pil che il ministro vorrebbe fosse destinata alla sanità, “questo è un numero che gira molto - ha detto Schillaci - quando ci confrontiamo con gli altri Paesi questo numero per noi è storicamente più basso, se si va a vedere la Nadef del governo che ci ha preceduto il rapporto tra il Fondo sanitario e il Pil era inferiore a quello che ha messo il governo Meloni. Noi dobbiamo avere un piano per poterci avvicinare al 7%”.

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