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Lunedì 07 OTTOBRE 2024
Cure Palliative, finalmente risoluzione impegna il governo a farle rientrare come parte integrante dei servizi ospedalieri 



Gentile Direttore,
va segnalata finalmente la presenza di una risoluzione parlamentare firmata dal Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati On Luciano Ciocchetti, che entra nel merito di alcune delle problematiche che affliggono le Cure Palliative e le Terapia del Dolore. In particolare si chiede di sanare la loro frequente assenza nei nosocomi, originatasi a causa della esclusione delle Cure Palliative (CP) dagli standard Ospedalieri da quasi dieci anni, come reiteratamente segnalato da molto tempo ed anche recentemente.

Si evidenziano soprattutto i punti elencati di seguito, che rivestono particolare importanza soprattutto in periodi di carenza di personale e di risorse scarse, che vanno ben utilizzate.

Infatti in essa si “Impegna il governo”:

“a intraprendere ogni iniziativa di competenza necessaria a riconoscere formalmente la disciplina delle cure palliative come parte integrante dei servizi ospedalieri, includendola nei regolamenti sugli standard ospedalieri (di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2015 e successive modifiche) come previsto anche dai livelli essenziali di assistenza (Lea) aggiornati nel 2017”. Finalmente il governo viene impegnato a sanare quel vulnus che dal 2015 aveva escluso le CP dagli ospedali.

“a promuovere l'istituzione di servizi di cure palliative intraospedalieri su tutto il territorio nazionale, garantendo la presenza di équipe specialistiche di palliativisti negli ospedali di base e di primo livello”

“ad adottare iniziative di competenza volte a prevedere posti letto dedicati alle cure palliative a partire dagli ospedali di media grandezza per gestire emergenze algiche, sintomatologiche e necessità cliniche complesse …..”

“a favorire l'integrazione e la sinergia con i servizi di terapia del dolore laddove presenti, anche con unità operative unificate (vista la carenza di personale e risorse), prevedendo semmai eventuale divisione interna dei compiti del personale (soprattutto per chi effettua terapie invasive)”. Finalmente si prende atto della necessità di creare unità operative unite e quindi più forti che possano occuparsi a tutto tondo della sofferenza di tutte le tipologie di malati in ogni fase di malattia e non solo alla sua fine.

a favorire l'integrazione dei percorsi formativi, inserendo maggiormente la terapia del dolore nel piano di studi della specializzazione in cure palliative, al fine di fornire le competenze a tale personale sanitario per poter operare anche nella terapia del dolore, almeno di primo livello in servizi sinergici, integrati o uniti;” Ciò potrebbe anche ampliare e rendere più appetibile ai giovani la specialità di Cure Palliative, purtroppo assai disattesa in particolare in quest’anno, come purtroppo evidenziato dai dati recenti (occupato solo il 22% dei posti disponibili).

Certo questo è solo un primo, ma importante passo di stimolo al governo, ma certo vanno ringraziati tutti coloro che hanno saputo cogliere anche ora, in questi tempi ed anni difficili per il SSN, le sollecitazioni giunte dal basso, ovvero dalle esigenze dei sofferenti e dagli operatori sul campo; tali temi erano già stati in vario modo oggetto di diverse mozioni parlamentari negli anni passati a partire dal 2015, purtroppo rimaste però allora senza esito (es On. Vargiu, On. Brignone, On Miotto e Pollastrini … ).

Si auspica perciò ora, da parte dei legislatori, al di là delle diverse appartenenze politiche (che la sofferenza non riconosce), la volontà di collaborare fattivamente, per ottenere celermente gli adeguamenti normativi necessari, utili a tutti.

Marco Ceresa
Medico

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