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Lunedì 07 OTTOBRE 2024
Flat tax, occasione per riconoscere pari diritti a tutti i professionisti sanitari



Gentile direttore,
non si possono non apprezzare i buoni auspici del Ministro Schillaci relativamente alla possibilità di destinare maggiori risorse per l’assunzione del personale e una flat tax per l’indennità di specificità … non solo per la dirigenza medica bensì per tutta la Dirigenza Sanitaria e del Comparto.

Al riguardo vale la pena di ricordare che ad oggi sono presenti significative differenze nei riconoscimenti dell’indennità di specificità tra le diverse figure rientranti nella Dirigenza Sanitaria.

Potrebbe essere l’occasione, stante anche l’esiguità dei numeri, riconoscere pari diritti e pari dignità a tutti i professionisti che si adoperano – ognuno per quanto di competenza e responsabilità – per il funzionamento del SSN e per la garanzia della migliore risposta possibile ai bisogni della popolazione.

Oggi è difficile pensare ad una differenziazione di assegnazione e di riconoscimento economico alle diverse professionalità della dirigenza sanitaria, stante il fatto che gli studi e gli approfondimenti della sociologia e della psicologia del lavoro hanno superato il concetto della “multi-professionalità” a favore della “inter-professionalità”, dove la ratio non sta tanto nel “lavorare insieme” quanto nella sequenzialità e nella interdipendenza dei compiti e delle azioni, nel rispetto delle conoscenze, delle competenze, dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno.

Oltre all’apprezzamento per una flat-tax collegata all’indennità di specificità, è anche l’occasione per ricordare al Sig. Ministro, in termini di valorizzazioni e di riconoscimenti, che la Dirigenza delle Professioni Sanitarie è l’unica – in tutta l’area della Dirigenza Sanitaria - a non beneficiare dell’indennità di esclusività; potrebbe essere l’occasione per arrivare al giusto riconoscimento di pari diritti e pari dignità rispetto alle altre Dirigenze Sanitarie.

Per quanto concerne invece l’impegno per il piano delle assunzioni, piuttosto che seguire le singole proposte degli stake-holder (spesso autoreferenziali), potrebbe risultare ragionevole e logico definire e seguire dei percorsi metodologicamente oggettivi, per far fronte alle reali necessità di funzionamento del SSN, riguardanti in particolare:

I dati raccolti e la successiva analisi consentiranno sicuramente di avere maggiore chiarezza sulla tipologia e sulla numerosità di risorse che servono per il funzionamento del SSN. Magari è l’occasione per definire chiare linee di indirizzo per tutto il Paese, per i servizi da assicurare alla la popolazione (che ha pari diritti e pari dignità … perché il nostro è un sistema universalistico) e quando si parla di “salute” l’autonomia differenziata non ha ragione di esistere!

Marcello Bozzi
Segretario ANDPROSAN – Associata COSMED

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