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Martedì 01 OTTOBRE 2024
Allattamento al seno, il ruolo attivo delle ostetriche contro disparità e diseguaglianze sociali



Gentile Direttore,
la Settimana Mondiale dell'Allattamento al Seno è una campagna globale per sensibilizzare e stimolare l'azione sui temi legati all'allattamento al seno e la sua efficacia per assicurare la salute bio-psico-sociale dei bambini . Tuttavia, contrariamente alle raccomandazioni dell'OMS, meno della metà dei neonati sotto i 6 mesi di età viene allattato esclusivamente al seno.

L’OMS e l’UNICEF quest’anno lanciano il seguente claim “CLOSING THE GAP – BREASTFEEDING SUPPORT FOR ALL“ e ripreso da WABA, per celebrare la SAM del 2024. L’ intento è quello di rafforzare in tutti gli attori coinvolti gli strumenti e le capacità nel proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno contrastando le diseguaglianze esistenti nella società in particolare nelle situazioni di emergenza e di crisi. Lo slogan identificato è allineato con l'area tematica 2 della campagna WBW-SDG 2030 . Quindi “ridurre le disuguaglianze e le disparità per un sostegno all'allattamento a tutte le mamme con il coinvolgimento di tutti".

Syrio sottolinea come le ostetriche rivestono un ruolo professionale strategico verso la riduzione degli ostacoli ed il contrasto alle disparità e le differenze sociali. L’ostetrica infatti può assicurare un’individuazione precoce delle situazioni a rischio e di disagio sociale ed attraverso il sostegno e l’accompagnamento continuativo possono attuare interventi adeguati alle diverse situazioni negli ospedali, nei consultori e presso il domicilio delle donne/delle famiglie.

Syrio nel corso dell’audizione XII commissione – Camera dei deputati* – dello scorso gennaio ha evidenziato le buone pratiche ostetriche facilitanti l’avvio e la durata dell’allattamento per ogni donna come ad esempio:

- il contatto pelle a pelle, sin da subito in sala parto;

- l'assessment clinico della poppata e la valutazione pratica con i neogenitori di come renderla efficace. Il partner, se presente, deve infatti, essere coinvolto in modo attivo sin dall’inizio;

- la teleassistenza, che ha assicurato una continuità delle cure tra professionista e puerpera durante la pandemia da Covid, rappresenta un ulteriore supporto per entrare in relazione con la donna che allatta in situazioni con accesso difficile alle strutture o a domicilio , attraverso videochiamate per la gestione di bisogni legati all’allattamento e cura del neonato;

- il modello assistenziale home visiting in termini di un’offerta attiva a tutte le donne che hanno partorito e di approccio bio-psico-sociale alla salute. La “Home visit” deve essere , infatti, una priorità delle attività territoriali e deve essere assicurata ed istituita nel livello delle cure primarie e di prossimità come ad esempio, le Case Della Comunità (CdC ) e nel futuro , nell’auspicabile attuazione “dell’ ostetrica di famiglia e di comunità” (come era rappresentato nel passato, dall’ostetrica di condotta !);

- l’assicurazione di un ambiente lavorativo accogliente che favorisca l’allattamento per le mamme che lo desiderano. Il tema è allineato con la quarta area (Produttività e lavoro femminili) degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030). “Allattamento e lavoro, tutelare entrambi fa la differenza per le famiglie”.

In conclusione, anche per Syrio, è fondamentale che gli interventi volti a superare le diseguaglianze sociali siano parte di un continuum di cure durante i primi 1000 giorni di vita affinché nessuno venga lasciato indietro, in particolare le madri/famiglie vulnerabili, che hanno bisogno di supporto personalizzato per eliminare gli ostacoli e le difficoltà che intralciano all’allattamento al seno quale pratica che produce salute anche sotto il profilo della relazione madre-bambino e sviluppo neuropsicologico del bambino perché l’allattamento non rappresenta solo una fonte di nutrimento.

Miriam Guana
Presidente Syrio (Società Italiana di Scienze Ostetrico-Ginecologico-Neonatali)

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