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Venerdì 27 SETTEMBRE 2024
Carenze operatori, bene attenzione Commissione Affari Sociali della Camera, ma non basta 



Gentile Direttore,
prendo atto da Quotidiano Sanità della decisione importantissima presa dalla Commissione Affari Sociali della Camera (all’unanimità) di dare vita ad una indagine conoscitiva delle carenze di operatori sanitari (e aggiungerei socio-sanitari) e sulle principali criticità.

L’On. Ugo Cappellacci – presidente della XII Commissione ha affermato "è la nostra risposta al loro grido di aiuto e attenzione, un impegno concreto per tutelare chi ogni giorno si prende cura della salute dei cittadini, con sacrificio e dedizione". A seguire viene specificato che “l'indagine conoscitiva si pone, in particolare, i seguenti obiettivi: verificare i numeri degli iscritti agli Ordini professionali, divisi per genere e per età, nonché le specifiche carenze di personale; acquisire elementi e spunti su come affrontare le carenze e le criticità che verranno riscontrate”.

Tale pensiero trova piena condivisione e plauso … ma:

L’idea di audire gli Ordini Professionali, il Ministero della salute, la Conferenza delle regioni, l’Agenas, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali (magari anche quelle non riunite in confederazioni), le associazioni rappresentative delle professioni sanitarie, gli esperti della materia (docenti universitari, operatori sanitari), è sicuramente un passaggio molto importante e di grande valore.
Sicuramente ci diranno, ognuno relativamente alla propria area operativa, le carenze e le criticità.

Ma forse, prima di audire gli Enti, le Istituzioni e gli stake-holder sopra citati, potrebbe risultare utile definire – a livello governativo – i servizi che devono essere garantiti, le strutture necessarie e la loro distribuzione sul territorio (ospedali / territorio / residenzialità) e, a seguire, criteri e standard per la determinazione delle risorse necessarie (tipologia e numerosità) per consentire il corretto funzionamento del sistema.

Qualcosa c’è già:

Quello che manca:

Per quanto concerne invece la formazione di tutte le professioni sanitarie, la mancata copertura dei posti previsti a bando dai singoli Atenei, sia per le lauree triennali, sia per le lauree magistrali e le specializzazioni, forse è il momento di ulteriori approfondimenti riguardanti gli aspetti contrattuali, le possibilità di carriera e la crescita personale e professionale degli operatori; diversamente credo che le criticità del sistema sanitario aumenteranno, con pesanti conseguenze per la popolazione.

La decisione della Commissione Affari Sociali della Camera appare comunque di grande valore, in grado di dare concrete risposte alle criticità di funzionamento delle strutture del SSN (e del SSN accreditato e convenzionato).

Un approccio parallelo tra i momenti di raccolta dati e di analisi (riguardo le criticità presentate) e i momenti di audizione potrebbero favorire delle decisioni più funzionali ed appropriate.

Marcello Bozzi
Segretario ANDPROSAN – Associata COSMED

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